Grandi eventi e grandi dubbi

Sull’inchiesta della magistratura sui ‘Grandi eventi’ – indagine che sta facendo tremare mezza Sicilia che conta – interviene con un lungo comunicato stampa il consigliere comunale del Pd a Palermo, Rosario Filoramo.

“La vicenda giudiziaria sui ‘Grandi Eventi’ siciliani dice Filoramo – non deve escludere un giudizio politico sugli ultimi dieci anni di finanziamenti della Regione siciliana agli eventi organizzati in Sicilia. Dieci anni che uniscono senza soluzione di continuità la gestione cuffariana con quella lombardiana, dove la parte del leone è stata svolta dagli eventi sportivi. Una scelta scellerata di finanziare lo sport spettacolo”, ovvero, “quelli che vengono definiti eventi, ma nei fatti come diceva il mio maestro Rosolino Siculiana, erano e restano ‘giri di palazzo’, manifestazioni sportive locali travestite da grandi eventi grazie alla presenza di qualche atleta proveniente da un’altra nazione”.

“Una scelta – osserva ancora l’esponente del Pd – che ha consentito di finanziare gli organizzatori sportivi, mentre si trascurava sempre di più la promozione sportiva, lo sport di base, la partecipazione ai campionati, lo sport di tutti i giorni, quello più difficile da organizzare, fatto di trasferte faticose e scomode, dormendo in pullman e mangiando panini, quello senza aggettivi, dove alla fine conta il risultato dell’incontro, il tempo di un velocista, quello dove non è possibile barare. Lo sport normale ma, in Sicilia la normalità è vista come noiosa malattia, allora spazio agli eventi, anzi ai Grandi eventi”.

“In questi anni – dice ancora Filoramo – dalla Sicilia sono passate manifestazioni di tutti i tipi, tolto qualche caso isolato di grandi eventi , solo ‘eventi’. L’ultima grande manifestazione internazionale passata dalla Sicilia fù il mondiale di ciclismo organizzato nel secolo scorso. Un errore strategico che ha arricchito pochi e ha impoverito lo sport vero”.

“Mi raccontavano alcuni organizzatori sportivi che hanno provato in questi anni a misurarsi con i finanziamenti regionali – s legge sempre nel comunicato del consigliere comunale del Pd di Palermo – che di veramente difficile nell’organizzazione dei ‘Grandi eventi’ c’era la rendicontazione, con l’obbligo di rendicontare il 100 per cento del bilancio, a fronte di un finanziamento che non superava mai il 30 o 50 per cento. In una regione dove gli sponsor privati si trovano col lumicino tale obbligo si traduce nell’invito esplicito a truccare i bilanci e le fatture. Credo che sia giunta l’ora di indagare sui bilanci degli eventi organizzati in questi anni, troppe stranezze e troppe coincidenze”.

“La politica ha lucrato su tale gestione – conclude Filoramo – ma ritengo che la più grande responsabilità sia stata del Coni, l’organo che più degli altri doveva indirizzare le scelte politico amministrative in ambito sportivo, e che invece si è confuso tra gli organizzatori dei grandi eventi. E’ giunto il momento di fare pubblica ammenda e avviare un serio rinnovamento nella guida dello sport isolano”.

 


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