Solo ieri pomeriggio, in contrada Saia, le fiamme avevano bruciato per sei ore. Distruggendo, tra le altre cose, un capannone industriale e una casa. Poche ore dopo, ad andare in fumo sono state le vetture parcheggiate nei pressi della bottega di un meccanico. Il cui proprietario è anche titolare di un autosalone
Grammichele, altri incendi di dubbia origine In fiamme 13 automobili davanti a un’officina
Ancora fuoco e fiamme a Grammichele, ancora distruzione e desolazione. Dopo l’incendio di venerdì pomeriggio, durante il quale un rogo di vaste proporzioni ha distrutto, in contrada Saia, un capannone industriale, una casa, cabine Enel e centraline Telecom, un altro, la cui origine è tutta ancora da accertare, ha distrutto stanotte 13 auto parcheggiate in via Piave, a pochi passi dalla strada statale 124.
Le auto erano parcheggiate nel piazzale antistante l’officina meccanica Salafia, il cui proprietario è anche titolare di un autosalone di auto nuove e usate, attiguo all’officina. Le autovetture distrutte o danneggiate dalle fiamme sono per lo più vecchie, lasciate dai proprietari in permuta per l’acquisto di altre auto. Il rogo ha avuto inizio poco dopo le due del mattino. Le fiamme sarebbero partito da una macchina posteggiata proprio al centro tra altre automobili. Il fuoco si è rapidamente esteso al resto dei mezzi.
Sul posto è giunta una squadra dei pompieri del distaccamento di Caltagirone, che ha lavorato diverse ore per spegnere il rogo e mettere in sicurezza l’area. Il pronto intervento degli uomini del 115 ha evitato il peggio. Dal sopralluogo effettuato dai vigili e dai carabinieri del locale comando stazione, non è stato possibile appurare con sicurezza cosa abbia scatenato l’incendio. Restano valide, quindi, sia l’ipotesi di un cortocircuito sia quella della matrice dolosa. I militari dell’Arma hanno sentito per diverse ore il proprietario dell’officina.