Governo Renzi-Adone: è del politico il fin la meraviglia?

C’E’ UN LEGAME INTIMO, PROFONDO TRA IL BAROCCO ITALIANO E L’ATTUALE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO: VUOTAGGINE LETTERARIA NEL PRIMO, VUOTAGGINE POLITICA NEL SECONDO

di Giovanni Albanese

Osservando il Governo di Matteo Renzi vien da pensare al barocco italiano. Trattasi di due eccelse manifestazioni di vuotaggine, l’una politica, l’altra letteraria. Una comparazione che regge e che dà la misura di due mondi diversi, ma legati da un destino comune.

Dell’inconsistenza e della vuotaggine del barocco italiano (e dico italiano, giacché in Ispagna e in Inghilterra massime esso fu supportato da personalità letterarie assai più forti e tetragone: basti pensare a Quevedo e a Gongora, a Shakespeare e a Milton; e,in Francia, a Molière, a Racine e a Corneille) si potrebbe discutere per ore ed ore e per giorni e giorni, senz’approdare a nulla, giacché l’unica cosa cui esso valutava particolarmente era la congerie di figure retoriche, le quali solamente servivano a intumidire e inturgidire la poesia e la prosa, per suscitare lo stupore e la maraviglia nel lettore. E di ciò sono piene tutte le storie letterarie, talché a chi voglia documentarsi non manca materiale.

E ecco che letteralmente si perde la bussola nel leggere la poesia del Giovambattista Marino dalla sciàpida Sampogna, serie d’idilli letterari senza capo né piedi allo spumeggiante, ma prolisso anzichennò Adone, lungo all’incirca tre volte la Divina Commedia, ma ripieno di digressioni e di lungaggini.

Eppure, il leggere una letteratura così vuota di contenuti si può giustificare col voler apprenderne i valori formali e la leggiadria e l’ornato dell’esposizione. Pertanto un fine proficuo può avere la lettura della letteratura barocca italiana, in quanto apprendimento di bello stile. Ma il Governo Renzi costituisce, invece, un vuoto politico assoluto: non che di contenuti, esso è assolutamente destituito di qualsivoglia forma di politica eccelsa.

Egli s’è recato dal Presidente francese Hollande, dalla cancelliera tedesca Angela Merkel, dal Premier britannico Cameron, e non ha concluso nulla: solamente viaggi turistici con aereo pagato da noi contribuenti italiani.

Quest’uomo sembra, non dirò già racchiudere in sé, ma manifestare, palesare un vuoto politico unico: altro che barocco! Questo incensava acutezze, le quali erano parti dell’ingegno, là dove le idee di colui sono sconciature, ovvero manifestazioni di assenza politica ingegnosa.

Ha promesso una riduzione delle tasse, ma queste seguitano a tartassarci; ha promesso una riduzione degli stipendi di parlamentari e di ministri, ma costoro seguitano a menare una vita da nababbi, altamente infischiandosi del presente malessere e dell’ipotetico benessere degl’italiani.

Vedrete, Italiani, come, dopo i primi provvedimenti demagogici, “di quali lacrime e sangue grondi ”(Ugo Foscolo, I Sepolcri) quest’uomo politico sarà capace di comminarci. Lo scettro posto in mano di cotale e cotanto regnatore darà la stura a un aumento de’ balzelli. Egli, dimessosi da Sindaco di Firenze, e coercito Enrico Letta a dimettersi dalla presidenza del Consiglio, n’ha assunte le redini, senz’avere programmi, senza costrutto, senz’alcun pro per gl’italiani, ma per tornaconto suo personale.

Chi, se ve n’è alcuno, può immaginare il senso di sprofondamento nel “nulla eterno”- come scrive il Foscolo nel sonetto Alla sera d’una nazione governata dalla vuotaggine politica?

Che già il Governo Letta desse segni di cedimento, noi n’eravamo accorti; ma col Governo Renzi siamo precipitati sì in basso, che oggimai non ne rimane se non intonare il “De profundis”.


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