Il difensore classe ’93 esprime le sue sensazioni in merito al debutto nella massima serie in occasione della gara vinta domenica a Udine. Un successo che ha consentito alla compagine di Iachini di restare in vetta alla classifica e di guardare con grande fiducia ai prossimi appuntamenti
Goldaniga, che emozione l’esordio in A «Ringrazio Zamparini, è stato decisivo»
La gara Udinese-Palermo è una «cartolina» che occuperà per sempre un posto speciale nell’album dei ricordi di Edoardo Goldaniga. Domenica scorsa, al «Friuli», il difensore classe ’93 ha esordito in serie A: «Il debutto nella massima serie è una grossa soddisfazione – ha ammesso – il Palermo è stata la prima squadra a darmi fiducia nel mio percorso professionale acquistandomi dalla serie D (dal Pizzighettone nel luglio 2012, ndr) e facendomi giocare nella Primavera prima che continuassi la gavetta con le esperienze, per me molto utili, a Pisa e a Perugia. Ringrazio i tifosi, tutti coloro che mi sono stati vicini e un grazie particolare al presidente Zamparini che è stato determinante, questa estate, nel momento in cui ha deciso di risolvere a favore del club rosanero la comproprietà con la Juventus».
Goldaniga, reduce da una brillante stagione in prestito al Perugia in serie B, è come se fosse tornato a casa. Fin dalle prime battute del ritiro estivo, Iachini ha avuto la possibilità di constatare le qualità di questo ragazzo. Un elemento di prospettiva che, nel match contro l’Udinese, partendo dalla panchina ha contribuito al successo dei rosanero e alla conquista del primato in classifica: «E’ una grande soddisfazione avere iniziato il campionato così bene con due successi consecutivi. Con il mister e tutto lo staff abbiamo sempre lavorato con l’obiettivo di fare una fase difensiva attenta e le risposte, finora, sono state molto positive dato che non abbiamo preso gol». E dopo due vittorie di fila, i rosa non hanno alcuna intenzione di fermarsi. L’obiettivo adesso è battere il Carpi al «Barbera» dopo la sosta e restare in vetta: «Anche con il Carpi cercheremo di conquistare l’intera posta in palio e rimanere in alto – ha sottolineato il numero 6 rosanero – il nostro obiettivo, però, non cambia: è giusto nella vita puntare sempre più in alto ma la priorità è quella di salvarci il prima possibile. Traguardi a titolo personale? Allenarmi sempre al massimo cercando di mettermi in mostra e di giocare più partite possibili. Sperando, ovviamente, che il mio contributo possa essere utile alla squadra».
La duttilità che lo contraddistingue è certamente un punto a suo favore: «Ho giocato nella scorsa stagione quasi sempre nel centrodestra ma mi adatto alle esigenze di Iachini che, in ritiro, mi ha provato anche come vice Gonzalez. Posso agire in tutti i ruoli della difesa». E con un compagno di squadra come il costaricano tutto diventa più semplice: «Cerco ogni volta di prendere qualcosa da lui. Lo considero uno dei difensori più forti in circolazione in questo momento. Oltre ad essere un giocatore molto bravo è anche un ragazzo d’oro con il sorriso sempre sulle labbra. Siamo in ottimi rapporti». Anche la presenza di un attaccante come Gilardino sposta, sulla carta, gli equilibri della squadra: «E’ un giocatore che alza l’asticella. Per me è una cosa positiva avere in squadra un compagno come Gilardino, un giocatore che ha vinto un Mondiale e altri trofei. Ci siamo incrociati in partitella la scorsa settimana e ho avuto la conferma che sotto porta è micidiale».