L'assessore alla Mobilità, scettico nei confronti della selezione del leader di coalizione tramite gazebo, parla delle priorità che il campo largo deve prefissarsi, dal trasporto pubblico alla povertà, passando per i servizi
Giusto Catania, le primarie e gli errori del passato «Non pensiamo ai nomi ma a cosa vogliamo fare»
Giusto Catania candidato a sindaco? Una possibilità, ma prima, secondo l’assessore alla Mobilità della giunta Orlando, sono altri i problemi da affrontare con la coalizione. «Ho detto che secondo me le primarie in questo momento sono un modo per non affrontare le discussioni politiche rilevanti – dice Catania a MeridioNews – Prima di stabilire il metodo di scelta dei candidati dobbiamo capire qual è la coalizione, che per me è quella che ha occupato sala delle Lapidi per l’approvazione del Piano triennale delle opere pubbliche, con il coinvolgimento di pezzi della società civile che ancora devono trovare una collocazione». E dopo avere definito i ruoli, per l’assessore, l’impellenza è quella di capire «cosa dobbiamo fare».
«Ci sono alcuni nodi fondamentali da risolvere subito – dice ancora – Ne potrei citare cinquanta, mi limiterò a tre: sui servizi pubblici è partita l’offensiva da parte del governo Draghi, il decreto concorrenza è pericolosissimo perché attacca il carattere pubblico dei servizi; per i trasporti pubblici c’è un miliardo di euro per il finanziamento della mobilità a Palermo, dal tram ai parcheggi, ai servizi, dobbiamo andare avanti; e infine, per quanto riguarda la povertà, malgrado tutto il Comune ha tutelato migliaia di indigenti, di persone socialmente fragili e dobbiamo pensare che questa sia la priorità. Poi e solo poi stabiliremo il metodo di selezione dei candidati».
E con il termine candidati Catania non intende solo il pretendente alla poltrona di sindaco, ma dell’intera squadra di governo, un’esigenza dettata dall’esperienza, viste le vicende turbolente dell’ormai perduta maggioranza tra gli scranni di palazzo delle Aquile. «Oggi la priorità è la qualità e l’affidabilità del consiglio comunale – prosegue l’assessore – Questo passa non solo dal metodo di selezione dei candidati, ma anche dal merito, da chi va a fare il candidato sindaco, da come è composta la squadra di governo e da come è composto il consiglio comunale. Non è un caso che gli unici a rimanere gli stessi dall’inizio alla fine siano stati quelli di Sinistra Comune, mentre è un dato oggettivo che consiglieri eletti nel Pd e M5s hanno formato i gruppi di Lega e Fratelli d’Italia».
Insomma, un cantiere ancora aperto quello del centrosinistra per le Comunali, ma la volontà di trovare una quadra pare esserci. «Sciolti questi nodi possiamo anche fare le primarie – conclude Catania – A sinistra stiamo costruendo un gruppo forte in grado di sostenere una candidatura: posso essere io, anche, ma non è questa la priorità».