Per il canale di maltempo pronti 700mila euro, per la passerella di legno della borgata marinara altri 100mila. Il comune interviene nel centro storico in danno ai privati che non hanno messo in sicurezza gli immobili di proprietà
Giunta, due milioni per 14 edifici pericolanti Lavori al canale Boccadifalco e a Barcarello
Altra infornata di delibere della giunta Orlando: stavolta tocca alla passerella di Barcarello, al canale di maltempo Boccadifalco e agli edifici pericolanti del centro storico.
Per assegnare più velocemente la manutenzione straordinaria del canale di maltempo Boccadifalco l’amministrazione comunale fa ricorso a un accordo quadro. L’iter burocratico come spesso accade è stato tortuoso. Nel 2009 il Cipe stanziava 4 milioni, poi scesi a 3,7. Nel 2013 il Comune inseriva uno stralcio dell’opera da 700mila euro (fondi Fas) nell’elenco annuale, l’anno successivo affidava alla ditta Dismat di Canicattì una serie di indagini geognostiche sui materiali, che però sono state completate solo in parte perché la Reset non ha ancora ultimato la bonifica del canale iniziata la scorsa estate. Nel frattempo però le sponde stanno crollando intasando il letto del corso d’acqua, già pieno di suo di rifiuti di ogni genere: un intervento, pertanto, si legge nella delibera, è «urgente e improcrastinabile».
Con un altro accordo quadro Palazzo delle Aquile intende avviare una vasta operazione – da 5,8 milioni – di ripristino, collocazione, integrazione e manutenzione del basolato e dell’acciottolato nel centro storico (ma anche del semplice asfalto). Un’impresa non da poco: nella città vecchia ci sono 159.118 mq di basole, 7.713 di acciottolato e 4.934 di porfido, 6.069 di sterrato e 5.920 di cemento, oltre a 339.360 di asfalto. La superficie totale su cui saranno impegnati gli operai è di 524mila mq.
Interessato un gran numero di strade e piazze, soprattutto del percorso Unesco: via Bandiera, via dei Chiavettieri, via Bara all’Olivella, via dell’Orologio, piazza San Domenico, via Divisi, via Paternostro, via Alloro (nuovo basolato), piazza Casa Professa, Salita Raffadali, piazza Borsa (riqualificazione), piazza Bellini, piazza Pretoria, Discesa dei Giudici, via Matteo Bonello (nuovo basolato), piazza Sett’Angeli, piazza della Pinta (riqualificazione), via dei Benedettini (riqualificazione), via del Bastione (riqualificazione), piazza Indipendenza (riqualificazione), Ponte Ammiraglio, la Zisa.
Sempre col metodo dell’accordo quadro ecco 2 milioni per mettere in sicurezza 14 edifici fatiscenti e «fortemente degradati» del centro storico che mettono in pericolo la pubblica incolumità. Immobili privati i cui proprietari, nonostante gli obblighi di legge e la mole di ordinanze sindacali che ne imponevano la messa in sicurezza, hanno fatto orecchie da mercante. O più semplicemente non avevano i soldi. E così l’amministrazione è costretta a prendere in mano la situazione salvo poi farsi restituire le somme spese dai privati inadempienti. Si parte con i primi 14 edifici a rischio crollo che saranno puntellati con due milioni di euro: 1,5 tramite mutuo, gli altri li mette piazza Pretoria.
L’esecutivo cittadino batte un colpo sulla passerella di Barcarello approvando in via amministrativa il progetto di manutenzione straordinaria. Costo: quasi 100mila euro. Per ammissione dello stesso esecutivo la passeggiata di legno versa «in pessime condizioni», tanto che a settembre nove associazioni avevano consegnato una diffida al Comune: assi marcite o rigonfie per la salsedine, chiodi arrugginiti e svitati, buche, panchine danneggiate. La scorsa estate la Reset aveva effettuato un primo, parziale restyling che ha riguardato solo 200 dei 600 metri totali della passerella per sostituire le viti usurate e le tavole divelte: serve una ristrutturazione complessiva, che adesso è un po’ più vicina.