Giro d’Italia, Madonie scartate per colpa delle strade Presidente Parco: «Molte impercorribili pure in auto»

Da Alghero a Milano, passando sostanzialmente per gran parte delle regioni italiane. Sicilia inclusa. L’edizione numero 100 del Giro d’Italia, in programma dal 5 al 28 maggio del 2017, tornerà nella nostra isola dopo diversi anni d’assenza e lo farà con due tappe, la quarta e la quinta precisamente: martedì 4 maggio si correrà da Cefalù al Rifugio Sapienza dell’Etna, il giorno successivo invece da Pedara a Messina. Secondo alcune indiscrezioni, però, il primo dei due appuntamenti siciliani avrebbe potuto passare per il territorio delle Madonie, scartato poi per la pessima condizione delle strade: «È un problema affrontato più volte – spiega a MeridioNews Angelo Pizzuto, presidente dell’Ente parco delle Madonie –. Una grande manifestazione come il Giro d’Italia ha bisogno di strade percorribili perché il ciclismo altrimenti può essere molto pericoloso. Le strade devono essere in buone condizioni». Quello delle strade sembra, insomma, essere un leitmotiv per quanto riguarda il territorio madonita: «È una situazione con cui mi ritrovo a che fare anche nella scelta dei percorsi della Targa Florio che, pur essendo una gara automobilistica e quindi più favorevole rispetto al ciclismo, mi costringe a cambiare direzione tra le proteste. Questo avviene non perché non vogliamo rispettare i luoghi storici, ma perché alcuni tratti importantissimi della vecchia Targa Florio, come la Cerda-Caltavuturo, sono totalmente impercorribili».

Si tratta dunque dell’ennesima occasione sciupata per un territorio che ne avrebbe avuto bisogno. «Avrebbe rappresentato un fortissimo volano economico – continua Pizzuto – e una possibilità di promozione dei nostri territori, quindi è un’ulteriore occasione che sfuma per via della viabilità, come negli anni ne sono sfumate tante. Questo del Giro è l’esempio più emblematico, perché l’anno prossimo sarà la centesima edizione. Lo stato delle strade blocca lo sviluppo anche in altri settori, perché anche la Petralia-Piano Battaglia-Isnello è a rischio, soprattutto se si pensa che con la riapertura degli impianti sciistici sarà molto trafficata». Migliorare la situazione non è facile: «Ci vogliono investimenti, perché lo stato di abbandono della viabilità secondaria crea un freno allo sviluppo del nostro territorio. L’Anas si è mossa e ha già speso delle risorse in alcune strade come la Tremonzelli-Castellana-Petralia e si è aggiudicata l’appalto per la SS 120, Cerda-Caltavuturo. Fin quando non sarà a pieno regime la riforma delle Province, la maggior parte delle nostre strade resteranno abbandonate a se stesse. Si dovranno pianificare degli interventi importanti: oggi nel capitolo delle manutenzioni stradali dell’ex Provincia ci sono 600mila euro per 2.200 chilometri di strade, quindi parliamo del nulla».

Umori opposti a Cefalù, dove la corsa mancava precisamente dal 2008, quando la cittadina in provincia di Palermo fu sede della partenza di una tappa che poi arrivò fino ad Agrigento. Il sindaco Rosario Lapunzina ha partecipato alla presentazione della corsa, tenutasi ieri a Milano: «È stata una presentazione molto partecipata – commenta a MeridioNews il primo cittadino –, anche da parte di campioni che hanno fatto la storia. C’erano anche molti sindaci dei Comuni che ospiteranno alcune tappe e per noi è motivo d’orgoglio ricevere il Giro d’Italia, dopo essere stati già luogo dove si sono festeggiati i 100 anni della Targa Florio». La tappa che prenderà il via da Cefalù è in programma il prossimo 9 maggio: «Per noi è una pubblicità enorme, considerando che si tratta di una manifestazione seguita da milioni di persone in tutto il mondo. A me non interessa l’affluenza di quel giorno o di quei due giorni. Questo tipo di eventi rappresenta una grande occasione per pubblicizzare il nostro Comune, uno strumento fortissimo di marketing pubblicitario. Quello di includere la Sicilia nel programma della corsa è un riconoscimento alla nostra bellissima isola e anche alla nostra Cefalù che rappresenta una meta internazionale del turismo».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]