Damiano Stivala è uno studente dell’università di Catania. È un ragazzo giovane, impegnato e con una grande passione: suonare la chitarra. Magari imitando Jimi Hendrix, uno dei suoi grandi miti. Mai si sarebbe aspettato di giocarsi i suoi quindici minuti di celebrità per una triste vicenda. Lo scorso maggio, infatti, come raccontato da MeridioNews – allora non rivelando la sua identità – è stato minacciato e poi picchiato da uno dei parcheggiatori abusivi che staziona in piazza Dante, a due passi dall’ex monastero dei Benedettini, dove Damiano entra ogni giorno per studiare. È stato preso a schiaffi perché ha rifiutato di pagare e di lasciare le chiavi della sua macchina. A quel momento è seguita una denuncia – ai carabinieri e sul social network Facebook – e, adesso, un processo. Che doveva cominciare oggi — anche se l’imputato non si è presentato in aula — e che invece è stato rinviato al 30 ottobre. Ma intanto il ragazzo ha trovato numerosi interlocutori che si sono schierati al suo fianco e continua la sua battaglia contro il pizzo di strada con l’associazione Posteggiamo i posteggiatori Catania.
«Continuavano a minacciarmi e strattonarmi, fino a quando si sono volatilizzati e sono andato dai carabinieri a sporgere denuncia», raccontava Damiano a maggio. Nonostante avesse denunciato come nessuna pattuglia venne allora in suo soccorso, il ragazzo non ha messo a tacere la sua voglia di giustizia. Per questo si è rivolto a degli avvocati, con un finale che deve ancora essere scritto. Ma l’anno scorso Damiano aveva affidato il suo sfogo anche a un post pubblicato sulla pagina Facebook Posteggiamo i posteggiatori Catania, l’estensione web di un’associazione che, a poco più di un anno dalla sua nascita, ha già promosso numerose iniziative. Ieri sera, nei locali della palestra Lupo, nell’omonima piazza, si è tenuto il secondo incontro organizzativo.
Numerosi i temi trattati, nonostante la presenza di cittadini e associazioni sia stata inferiore al solito. Il primo passo stabilito dal movimento è aprire un dialogo con altri gruppi. «È di vitale importanza creare un protocollo d’intesa tra tutte le associazioni di mobilità per contrastare un fenomeno che non è solo nostro ed è difficile da sconfiggere», sottolinea Marco Leonardi, consigliere della terza municipalità e promotore della pagina Facebook. La dimostrazione più evidente di quanto siano organizzati anche i parcheggiatori abusivi è sicuramente la contro-protesta organizzata dagli stessi nei mesi scorsi a Palermo, dove il movimento interattivo contro il pizzo di strada è nato e dove a fine aprile si terrà un incontro in piazza Duomo.
L’associazione, intanto, ha già pensato a delle proposte da sottoporre alle istituzioni, come la Giornata nazionale contro il pizzo di strada. «Abbiamo bisogno di qualcosa che faccia da cassa di risonanza nazionale, perché il fenomeno non è solo meridionale – continua Leonardi -. Se necessario, vogliamo chiedere una nuova normativa che tuteli il cittadino e inasprisca le pene, sia per chi estorce il denaro ma anche per chi paga consapevolmente e si rende complice. Prima di questa giornata, occuperemo e liberemo una piazza dai parcheggiatori rendendo gratuita la sosta». Per questo, giovedì 16 aprile, si terrà un nuovo incontro per definire i dettagli relativi al giorno e alla piazza da liberare, ma soprattutto per invitare nuovamente al dialogo le associazioni di mobilità interessate e il Comune di Catania.
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