Giornali nuovi, dai semafori alla Rete

 
Cosa vuol dire fare informazione oggi? E come accostare al nuovo giornalismo quel “concetto etico” descritto da Giuseppe Fava nell’articolo “Lo spirito di un giornale” dell’ottobre del 1981? Queste le domande che si sono posti quanti hanno assistito e sono intervenuti alla seconda giornata delle manifestazioni in ricordo del giornalista Giuseppe Fava, nato a Palazzolo Acreide (città che ha ospitato parte del ciclo di incontri) e ucciso dalla mafia, a Catania, il 5 gennaio 1984.

Un incontro ricco di spunti e idee, quello di ieri a Palazzolo, e soprattutto caratterizzato dalla volontà di seguire un percorso preciso: la ricerca della verità. Dopo la prima giornata dedicata all’ambiente con la proiezione del film “Biutiful Cauntri”, documentario sulle ecomafie, la seconda ha visto l’incontro tra Renato Camarda, redattore del cartaceo Catania Possibile, e due redattori di Step1, Olivia Calà e Salvo Catalano.

Catania possibile è un settimanale freepress, nato dalla più longeva esperienza di Isola Possibile, mensile allegato a Il Manifesto in Sicilia. La distribuzione del giornale avviene ogni giovedì, in modo singolare: “Gli stessi redattori – spiega Camarda – lo porgono ai passanti in prossimità dei semafori più trafficati di Catania. Ormai qualcuno ci riconosce, abbassa il finestrino e tende la mano”. L’inizio però non è stato dei più incoraggianti. Il numero zero del giornale, infatti – che conteneva, tra gli altri, un articolo sul porticciolo di Ognina e sulla carriera politica di Antonio Fiumefreddo – è stato sequestrato dall’autorità giudiziaria.

Renato Camarda spiega con molta semplicità il senso di un giornale del genere nel 2009: “Il cartaceo raggiunge persone che non hanno accesso a internet. La gente dei bar, delle periferie, gli operai”. Un giornale che nasce dalle mani di una decina di persone, e vuol essere semplice nel linguaggio, snello, letto da chiunque. Ma che si propone come obiettivo la ricerca della verità, senza nessuna propaganda. Catania Possibile ha un piccolo sogno, “quello di poter pagare degli stipendi ai collaboratori”, ammette Camarda. In una città complicata come Catania, non è un’ambizione da poco.

Step1 ha portato un’esperienza molto diversa: quella di un giornale online, con tutti i limiti e le potenzialità che questo mezzo offre. Un prodotto che “mira a coinvolgere i settantamila iscritti all’università di Catania”, ha spiegato Salvo Catalano. Ma le novità dell’online e la scelta del target, precisano i nostri redattori, non impediscono che nei contenuti ci sia ampio spazio per la città, coi suoi problemi e i suoi buchi di informazione. Alcuni tra il pubblico hanno chiesto come mai tutte queste realtà non abbiano mai pensato di fare rete. Camarda ha risposto evidenziando le differenze di stili, esperienze e personalità, che sono importanti, anche quando si può essere d’accordo. Olivia Calà ha osservato che un maggiore dialogo permetterebbe a tutti di informare in modo più capillare. “Ma la nostra esperienza – ha aggiunto – è più recente di quella di Isola Possibile. Solo adesso queste realtà cominciano a conoscersi”.

Nel pomeriggio a prendere la parola sono stati tre giovani hacker. Armando “Ram” Peluso e Gabriele “Asbesto Molesto” Zaverio hanno raccontato la storia di Freaknet, il cui primo progetto è stato quello di mettere online i numeri de I Siciliani. Dal 1994 questa fucina di idee informatiche ha dato il via a moltissimi progetti che hanno avuto come unico denominatore quello della libertà e della diffusione di conoscenze. Il museo dell’informatica funzionante, polli fritti, hinezumi, troppo caffè poco cervello sono alcune delle attività di questo gruppo che già sta immaginando una nuova fase dell’era di internet, in cui tutti potremo essere connessi in qualsiasi momento e con qualunque apparecchiatura. Denis Jaromil Rojo ha invece raccontato un suo lungo viaggio in Indonesia prendendo spunto dalla diffusione di Internet in questo paese. E lo ha fatto con una semplicità coinvolgente.

Carlo Ruta, giornalista il cui sito accadeinsicilia.net è stato oscurato con l’accusa di stampa clandestina, ha parlato della sua esperienza. Il suo è un caso particolare, in quanto la violazione a lui contestata riguarda una legge solitamente applicata alla carta stampata, che è invece stata utilizzata nei confronti di un blog. Una dimostrazione di quanto spesso la legislazione sia lontana anni luce dalla realtà, che si evolve rapidamente.

Infine Riccardo Orioles – redattore storico de I siciliani – ha ribadito la necessità di trovare un raccordo per tutte queste esperienze così diverse, per formare una rete che possa informare in maniera sempre più completa e veritiera. Svincolando molte realtà dalla dimensione riduttiva della “controinformazione”.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]