La pagina Facebook Tornateci il vespone a Gigi Tropea ironizza sul furto, avvenuto domenica pomeriggio, del celebre mezzo a due ruote. Noto per la fantasia floreale ispirata al lavoro dell'artista giapponese Takashi Murakami. Un simbolo «fatto della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni». Ascolta l'appello
Gigi Tropea, il vespone e piazza Tienanmen «La troveremo con i lapablindo del Fortino»
Vent’anni di onorata carriera al servizio di Gigi Tropea e adesso «una bravata» cancella tutto. La celeberrima Vespa fiorata che da sempre staziona davanti al popolare negozio di abbigliamento – prima in via Monfalcone, adesso in viale Africa – è stata rubata domenica pomeriggio in via Renato Imbriani. Un furto al quale il suo proprietario ha scelto di rispondere offrendo «una mancia a chi dà informazioni». «Com’è che lo chiamano? “Cavallo di ritorno“?», chiede Tropea. Si tratta del metodo tramite il quale i mezzi a motore trafugati vengono restituiti ai legittimi proprietari dietro pagamento di un riscatto. «Io non faccio compromessi, non pago niente. Mai fare terra fertile a questi signori», afferma. Ma a piangere il vespone sparito non è soltanto il noto catanese. Sono anche gli 800 cittadini, ma il numero cresce a vista d’occhio, che hanno cliccato Mi piace su Facebook alla pagina Tornateci il vespone a Gigi Tropea.
«Molta gente è solidale, si è interessata», spiega il titolare del negozio di abbigliamento che porta il suo nome. E che spesso ha dovuto fare i conti con la criminalità. Un esempio è il
furto con spaccata subito l’1 aprile 2015. Tutt’altro che uno scherzo, considerando che il valore dei danni e degli abiti rubati (170 capi) ammontava a oltre 70mila euro. «Due anni fa mi hanno rubato anche un Babbo Natale in vetroresina, alto oltre due metri e mezzo», aggiunge l’imprenditore. «La foto è tagliata, Gigi, ma lì, dietro di te ci siamo tutti noi», scrivono i gestori della fanpage, a corredo della storica immagine dello studente che ferma i carri armati in piazza Tienanmen. E sempre di mezzi d’artiglieria pesante si parla quando si fa riferimento ai «lapablindo del Fortino», da usare per ritrovare il celeberrimo mezzo a due ruote.
Perché «il mio vespone ha un valore morale più che un valore materiale», conferma Gigi Tropea. A ad avvalorare questa tesi è la fotografia che gli ha scattato
Oliviero Toscani, il fotografo star che ha realizzato, tra le mille altre cose, alcune delle campagne pubblicitarie più controverse della storia del marketing. Perché forse è un po’ vero che «siamo fatti della stessa sostanza delle fantasie a fiori di Takashi Murakami», come si legge su Facebook. È all’artista giapponese che è dedicato, infatti, il disegno floreale della Vespa di Gigi Tropea. «I turisti che passano da Catania la fotografano – commenta il commerciante – Me la sono fatta fare a posta. E adesso me ne sto facendo fare un’altra, da un artista che conosco».
«Questa sera, quando tornate a casa, date una carezza ai vostri bambini, fate vedere loro la foto del vespone e ditegli: “Questa è la vespa di Gigi. Quando sarai grande
e ti andrai a comprare i pantaloni con la svoltina la vedrai posteggiata in tutta la sua bellezza”», aggiungono gli autori della fanpage. Sulla possibilità che il vistoso cimelio venga ritrovato, però, il suo proprietario si dice pessimista: «Saranno stati ragazzi e adesso si sono spaventati – conclude – Certo, mi sembra un po’ difficile che vogliano usarla per girarci in città. A meno che chi l’ha presa non sia un pazzo».