Padre, madre e figlio maggiorenne. Tutti affetti da ritardi mentali e residenti nella periferia della cittadina ionica, nel quartiere delle case popolari. Dopo anni di vessazioni e minacce, il nucleo familiare si è rivolto alle forze dell'ordine. Denunciando anche un episodio di stupro, oltre alle abituali molestie
Giarre, violenza sessuale di gruppo sul vicino Presa di mira una famiglia con ritardi mentali
Un’intera famiglia minacciata e vessata. Padre, madre e figlio maggiorenne, tutti affetti da ritardi mentali e residenti nella periferia di Giarre, nel quartiere delle case popolari. Sono stati loro, dopo anni, a denunciare le «gravi violenze, anche di natura sessuale, che sono stati costretti a subire a opera dei vicini di casa». È nei confronti del vicinato che, nei giorni scorsi, la procura di Catania aveva chiesto la custodia cautelare in carcere. Il 9 dicembre, però, il gip ha firmato un’ordinanza con la quale si stabilivano gli arresti domiciliari per i presunti sfruttatori. Nei confronti dei quali pende anche l’accusa di violenza sessuale di gruppo.
Secondo la ricostruzione della magistratura, «abusando della condizione di particolare vulnerabilità mentale delle vittime», i vicini di casa li usavano per compiere lavori e commissioni di ogni genere. «Praticamente una continua attività molesta e minacciosa», la definisce la procura, che avrebbe causato ansie e paure nel nucleo familiare vittima dei soprusi. Che sarebbero culminati in uno stupro di gruppo nei confronti di uno dei componenti della famiglia. A quella per il reato sessuale, si aggiunge anche l’accusa di atti persecutori, con l’aggravante di avere commesso il fatto nei confronti di persone con disabilità mentale.