Nel Comune ionico l'amministrazione ha lasciato in gestione per cinque anni due giardini pubblici alle associazioni Sguinzagliati e Diamoci una zampa che hanno riqualificato il verde e creato aree sgambatoio per i cani. Grazie all'autotassazione dei soci e al contributo di alcuni sponsor. Mentre non sempre positivo è stato il riscontro dei vicini. «Abbiamo subito atti di vandalismo e minacce, come alcune polpette avvelenate, ma andiamo avanti», spiega il presidente di uno dei due gruppi
Giarre, ville comunali affidate agli animalisti Rapporto virtuoso tra pubblico e privato
Due villette riqualificate a costo zero per il Comune e spazi dove i cani possono socializzare e correre in libertà. Per una volta la collaborazione tra pubblico e privato funziona. Succede a Giarre dove lamministrazione del sindaco Teresa Sodano ha siglato qualche mese fa un accordo con due associazioni animaliste: Sguinzagliati e Diamoci una zampa, a cui ha concesso la gestione per cinque anni rispettivamente di una parte della villetta di via Emilia e del parco degli Eroi, entrambi in centro. Tuttavia, mentre il primo sgambatoio è già operativo, nel secondo caso linaugurazione tarda a causa di continui casi di vandalismo e minacce.
«Fino a marzo abbiamo subito danni racconta Dino Grasso, presidente di Diamoci una zampa avevamo già messo la recinzione, comprata dal Comune, ma lhanno distrutta e abbiamo anche trovato delle polpette che lAsp di Palermo ha confermato essere avvelenate. Erano ben nascoste, un messaggio per noi più che un reale rischio per i cani». Così Dino e gli altri 17 soci hanno deciso di dedicarsi prima alla manutenzione del verde. «Sappiamo che diamo fastidio ad alcuni vicini, ma speriamo che, vedendo come il nostro lavoro è finalizzato alla manutenzione di tutto il giardino, possano ricredersi», aggiunge il presidente dellassociazione. Parco degli eroi è stato lasciato per anni al degrado.
Già prima dellesperimento di Diamoci una zampa, era denominata «la villetta dei cani». Ma era piena di erbacce, rifiuti ed escrementi. «Visto che tutti gli educatori sottolineavano limportanza di far socializzare i cani e considerato che anche tra noi avevamo stretto dei buoni rapporti, abbiamo deciso di fondare il comitato e rivolgerci al Comune», sottolinea Dino. I passi successivi sono stati lapprovazione di un regolamento comunale per gli animali daffezione e unautotassazione di 50 euro a socio per lacquisto del materiale necessario. Tra due settimane, vandali permettendo, il nuovo sgambatoio sarà inaugurato.
Funziona già a pieno regime invece quello di via Emilia. Qui, oltre allimpegno economico e in termini di tempo dei soci, si è aggiunto il contributo di alcuni sponsor, i cui marchi adesso campeggiano sul muro perimetrale della villetta. «Ma è lunico vantaggio che hanno precisa Francesco Pappalardo, dell’associazione Sguinzagliati per il resto pensiamo a tutto noi, abbiamo anche realizzato una manifestazione a carattere ludico ma senza fini di lucro». Anche la villetta di via Emilia è rinata dopo lintervento degli animalisti, sostenuti, in questo caso anche dai vicini: hanno levato le erbacce, cambiato lilluminazione e realizzato la recinzione che separa solo una parte del giardino riservata ai cani. «Lingresso nellarea recintata è riservato ai soci, che hanno le chiavi e chiudono il cancello quando sono allinterno conclude Francesco Ma teniamo una serie di incontri di educazione cinofila, per insegnare ai proprietari a far socializzare gli animali e il comportamento da tenere in caso di aggressioni».