Il club presieduto dall'imprenditore romano Benedetto Mancini ha poco più di ventiquattro ore per presentare la documentazione dopo lo stop dato dall'organismo di verifica dei dilettanti. Martedì l'eventuale pronunciamento
Giarre, entro domani il ricorso o sarà addio alla serie D L’organo di controllo contesta i pagamenti ai tesserati
Si fa sempre più fremente l’attesa, a Giarre, per conoscere il destino del club calcistico. Prima il countdown verso la data ultima per la presentazione della richiesta di iscrizione al prossimo torneo di Serie D, consegnata all’ultimo istante dopo voci di corridoio che avevano dato il club guidato dall’imprenditore Benedetto Mancini rinunciatario. Poi, il nuovo colpo di scena: la CovisoD ha bloccato la richiesta di iscrizione, esprimendo un parare negativo e la richiesta di integrazione alla documentazione trasmessa. A bloccare l’iter è il disattendimento del punto relativo alle pregresse spettanze dei tesserati per la stagione 2021/2022 non onorate, passaggio sul quale, nei giorni precedenti, Mancini aveva rassicurato, parlando di pagamenti effettuati, salvo essere smentito dal gruppo dei calciatori che hanno precisato di non aver ricevuto quanto dovuto.
La CovisoD ha lasciato al Giarre la facoltà di appellarsi entro le 20 di domani e, nelle ultime ore, negli uffici del Regionale è frenetica l’attività per preparare al meglio il ricorso da presentare all’organo di controllo dei dilettanti. Una situazione che rispecchia il modus operandi dell’imprenditore romano, non nuovo agli sprint dell’ultima or”, come del resto già visto nella vicenda legata al Calcio Catania della scorsa primavera, e che ha destato forti perplessità anche nell’ambiente giarrese, speranzoso di trovare in Mancini un approdo sicuro che, dopo il disimpegno della coppia Nirelli–La Rosa, potesse garantire al club il salvataggio della categoria, conquistata con una faticosa risalita costruita negli anni. Martedì sarà il giorno del pronunciamento della CovisoD e al calcio siciliano non resta che sperare di non dover assistere all’ennesima implosione calcistica di una delle sue piazze storiche.