Gianfranco Miccichè lancia la sua proposta contro la crisi «Se fossi governatore, sbloccherei tutte le autorizzazioni»

«Se fossi presidente della Regione in un giorno sbloccherei tutte le autorizzazioni in attesa della firma. Volete sapere cosa può succedere? Succede che riparte l’economia, e diventiamo ricchi!». Così Gianfranco Miccichè intervenendo ad un convegno sulla crisi d’impresa nella Sala Mattarella di Palazzo dei Normanni. 

«Per realizzare una finestra – continua il presidente dell’Ars – in una parete servono al massimo due giorni di lavoro e due operai. Sapete qual è il tempo medio per un’autorizzazione di questo tipo? 350 giorni, quasi un anno di attesa per autorizzare poche ore di lavoro». Poi dall’esempio della finestra passa a quello delle energie rinnovabili: «Per mettere un impianto fotovoltaico a casa mia ho dovuto aspettare due anni e mezzo e 28 autorizzazioni. Ed io sono Gianfranco Miccichè, quando entro in un ufficio mi conoscono. Due anni e mezzo, è assurdo». 

Tema delicato quello delle rinnovabili, soprattutto nell’ultimo periodo, vista l’inchiesta della Procura di Palermo su Vito Nicastri (il re dell’eolico considerato vicino a Messina Denaro) e su Paolo Arata (l’ex deputato di Forza Italia e consulente di Salvini in affari con Nicastri) che ha travolto anche il dipartimento regionale all’Energia, con due funzionari indagati – Alberto Tinnirello e Giacomo Causarano – con l’accusa di essere stati corrotti proprio per facilitare le autorizzazioni. Indagine in cui spunta anche il nome dello stesso Miccichè (non indagato) che avrebbe rappresentato un canale importante di Arata per entrare negli uffici regionali: «Io sono sponsorizzato, io sono stato portato da Gianfranco», dice Arata intercettato.

Ma oggi il presidente dell’Ars, ospite del convegno, lancia la sua personale proposta: autorizzare tutto quello che è sospeso. «Ogni giorno incontro imprenditori in crisi -dice – e la gran parte delle responsabilità è degli uffici regionali. Non sono presidente della Regione ma se lo fossi, farei una rivoluzione. Le imprese – continua – devono farsi autorizzare ogni cosa, siamo il Paese delle autorizzazioni. L’amministrazione italiana funziona così, ma quella siciliana è ancora più lenta, appesantita dalla burocrazia regionale. Perché mai un dirigente dovrebbe firmare un’autorizzazione? In fondo se dice di no, se non firma, non gli succede niente. Se firma, il giorno dopo rischia di finire indagato. È il sistema sbagliato, e la politica molto spesso non può incidere più di tanto. Se fosse per me, un dirigente che blocca un’autorizzazione provocando un danno all’impresa, andrebbe licenziato». 

Immediata la replica dell’assessore alle Attività produttive Mimmo Turano, presente allo stesso convegno. «Quella di Miccichè? Credo sia una provocazione, la soluzione non può essere un Black Friday della burocrazia. Il nostro sistema burocratico è certamente articolato e complesso, ma avete idea di quante cose da tutelare ci sono in Sicilia e nel nostro Paese? Un meccanismo di verifica è necessario».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]