Conferenza stampa del Movimento 5 Stelle per denunciare l'abuso delle commissioni consiliari nel Comune acese. Dai verbali presentati alla stampa emergono diversi casi in cui i consiglieri si sono riuniti il tempo necessario per ottenere il gettone di presenza. Anche in piena emergenza tromba d'aria e per discutibili gite di lavoro
Gettonopoli tra visite ai presepi e tacchini M5s: «Acireale rischia di imitare Agrigento»
«I componenti si soffermano davanti la gabbia del pavone che fa la ruota». È solo uno dei passaggi tratto dai verbali delle commissioni consiliari permanenti (c.c.p.) del Comune di Acireale. Stralci letti dalla deputata regionale del Movimento 5 Stelle Angela Foti nel corso della conferenza stampa indetta per denunciare quella che sembra avere tutte le carte in regola per diventare una nuova gettonopoli. Stando alle cifre, infatti, il consiglio comunale acese – insediatosi dieci mesi fa – sta mantenendo un trend che, su base annua, potrebbe avvicinare il caso di Agrigento. Dove i consiglieri sono stati costretti alle dimissioni in seguito alle polemiche riguardanti l’incredibile numero di sedute convocate. Se nella città che ha dato i natali a Pirandello si è toccata la soglia di 1300 convocazioni – e relativi gettoni per i partecipanti -, ad Acireale di questo passo si potrebbe arrivare a 1250.
Dati che, oltre a essere ben lontani dal regime di spending review annunciato dall’amministrazione guidata da Roberto Barbagallo, non sembrano essere giustificati dalla qualità dell’operato dei consiglieri. Almeno stando a quanto contenuto nei verbali delle sedute: «Abbiamo fatto richiesta ufficiale di accesso agli atti – dichiara l’onorevole Foti – perché è partendo dai verbali che si può ragionare oggettivamente sul lavoro svolto dalle commissioni». A essere presa di mira è la durata delle singole sedute: «In media – prosegue la deputata regionale – ogni riunione di commissione risulta durare 65 minuti o poco più, il tempo esatto per poter ottenere il gettone di presenza». Che ad Acireale ammonta a 63,79 euro. Tra luglio 2014 e febbraio 2015 il costo complessivo soltanto delle commissioni è stato di 225mila euro.
Ma il peso dei numeri lascia spazio alla lettura di alcuni verbali che suscitano l’ilarità dei presenti alla conferenza. I documenti ricordano spesso relazioni dal sapore scolastico, come quelle richieste di ritorno da una gita. Un esempio non sempre lontano dalla realtà. Come nella seduta del 13 dicembre 2014 svolta all’interno di un’azienda agricola e indetta dalla V e VI commissione. Sette consiglieri, più due segretari, che nell’arco di due ore hanno avuto modo di osservare «la presenza di diversi animali domestici quali cani, gatti, oche, tacchini, galline di varie razze, pavoni». E sono proprio questi ultimi, con l’esibizione della caratteristica ruota, ad attirare l’attenzione del gruppo. Al punto da riportare la spiegazione del proprietario dell’azienda: «È un esemplare ancora giovane, sta imparando adesso». Ma i consiglieri non discriminano e rivolgono la loro curiosità anche ai tacchini: «Quelli grandi – si legge nel verbale della V commissione – ti seguono mentre cammini; [a differenza di] quelli ancora piccini, in gabbia perché troppo inesperti per difendersi dai predatori».
Le attività della V commissione – dedicata a Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Turismo, Sport, Spettacoli – si intensificano poi durante il periodo natalizio, con tanto di tour tra i presepi cittadini. A ogni visita corrisponde una seduta e, va da sé, un gettone di presenza. «La mostra – si legge nel verbale dell’8 gennaio – ha chiuso ufficialmente i battenti ai visitatori lo scorso martedì 6 gennaio. In via del tutto eccezionale – sottolineano i consiglieri – è stata riaperta questa sera così da dare la possibilità alla commissione di poterla visionare». Poi c’è la visita al monumentale presepe napoletano ospitato all’interno della Basilica di San Sebastiano, sulla quale viene annotato nel verbale come «nella scena della natività manchino le figure del bue e dell’asino». Come tradizione partenopea vuole.
Gli stessi consiglieri sono stati protagonisti della seduta svoltasi nel bel mezzo del Carnevale estivo di Acireale. La notizia – già anticipata dal M5s e ripresa dal Tg5 – è confermata dal verbale del 3 agosto. Dove si spiega come la riunione sia stata indetta per «sondare dal vivo le reazioni del pubblico presente e valutare l’organizzazione». Compresa quella a tavola: «I componenti – si legge nel documento – si recano infine in piazza Marconi dove notano con vero piacere la grande e affollata grigliata-barbecue di carne e pesce, angolo culinario che, unitamente alle botteghe artigianali dei dolci, permettono di allietare il palato […]». Tutti tour programmati e riepilogati in ben 19 sedute. «È un dato che lascia stupiti – ha commentato Foti -. Ci chiediamo se per lo svolgimento di queste attività non basterebbe l’invio di una mail o una chat su Whatsapp».
Le note di colore, tuttavia, riguardano anche altri tavoli consiliari. Nei 90 minuti di seduta dello scorso 27 dicembre l’VIII commissione trova il tempo anche per partecipare alla tombola organizzata dai fratelli camilliani. Mentre la I commissione Affari generali e personali sceglie di riunirsi anche il pomeriggio del 7 novembre, giorno della visita ad Acireale del governatore regionale Rosario Crocetta, a due giorni dalla tromba d’aria che ha messo in ginocchio la città. Ad affollare i locali della Protezione Civile ci sono anche i quattro componenti della commissione. Ricompensati con un gettone ciascuno per aver annotato «alcuni importanti passaggi espressi dal Presidente della Regione».
A ridurre la questione alle sole valutazioni politiche è il presidente del consiglio comunale acese Rosario Raneri. Che commenta soddisfatto: «Non c’è alcun problema di legittimità o violazione del regolamento comunale. Vengono, invece, contestati dai Cinque stelle i temi trattati in alcune sedute di commissione o la partecipazione ad importanti manifestazioni cittadine. Si tratta di rilievi e di valutazioni di un gruppo politico che non ha alcun rappresentante eletto nel civico consesso». Per poi concludere: «Desidero inoltre sottolineare che il consiglio comunale nel 2002 ha stabilito un tetto massimo del numero di commissioni consiliari retribuite che prevede la durata minima di almeno un’ora di ogni seduta e il pagamento di un solo gettone nella stessa giornata, regolamento adottato da pochi Comuni in tutta Italia».