Gela, scontro al primo consiglio comunale Centrosinistra contro giuramento del sindaco M5s

Neanche il tempo di far giurare il sindaco Domenico Messinese che il nuovo consiglio comunale va subito all’attacco. Pd, Megafono e Polo Civico si scagliano contro la giunta a Cinquestelle. Il messaggio politico è chiaro: non avrete vita facile. A distanza di 40 giorni dalla votazione che ha visto il trionfo dei grillini, il sindaco deve fare i conti adesso con un consiglio comunale che vede la maggioranza in mano al centrosinistra. Ci si aspettava battaglia sin da subito, e così è stato. Complici le scorie elettorali non ancora smaltite. 

Il primo consiglio comunale ha comunque registrato alcune novità. Innanzitutto una notevole presenza di pubblico, tra amici e parenti dei nuovi consiglieri e la stampa al gran completo. Consiglieri al completo, mancava solo Enzo Giudice, professore a Cinquestelle in vacanza. Le cordialità iniziali sono state spezzate al momento del giuramento del sindaco. È su questo punto che è intervenuto il consigliere ed ex assessore Carmelo Casano, del Megafono. «Scusate – ha detto al microfono – ma se il sindaco sta giurando adesso vuol dire che gli atti presi fino ad ora, dalla nomina della segretaria al rinvio del mercato settimanale, sono illegittimi. Se è così chiedo che venga trasmesso tutto alla prefettura e chiedo il commissariamento dei dirigenti, che evidentemente non conoscono la normativa». 

Un rito formale è dunque diventato terreno di scontro politico. Le accuse sono state poi rinforzate da Cirignotta, Ventura e Gallo, del Pd, e da Siragusa, del Polo Civico. A difesa della giunta sono scesi il consigliere Enzo Cascino, della lista Un’altra Gela (con a capo Greco, ex Nuovo centro destra il cui endorsement per i grillini aveva creato polemiche e malumori) e, inaspettamente, la crocettiana Maria Pingo. «Queste sono discussioni che non hanno senso – ha detto l’esponente del Megafono – io voglio essere operativa per il bene della città. Basta una risposta e poi andiamo avanti». Quando è stato il turno di Messinese, il primo cittadino non si è scomposto. «Si poteva chiedere prima – è stata la sua risposta – e comunque mi hanno informato che il sindaco diventa esecutivo dopo la proclamazione». Con la chiosa di Casano, «vuol dire che l’hanno informata male», si è conclusa la prima rovente polemica del neoconsiglio comunale. Che non ha trovato l’accordo neanche sulla presidenza, rinviando la seduta al 30 luglio. 

Pure in questo caso protagonista è stata l’alleanza di centrosinistra che, nonostante i 18 consiglieri che ne fanno parte, non è riuscita ad esprimere un candidato unitario. Così si fa largo l’ipotesi del giovane avvocato del M5s Simone Morgana. Da parte sua il sindaco Messinese ha infine approfittato del giuramento finale per citare un componimento di Mario Andrade, poeta brasiliano. «Ormai non ho tempo per riunioni, lunghe discussioni e polemiche» e «voglio l’essenza». Versi che sono sembrati un ammonimento soprattutto verso gli attivisti del meetup, finora fortemente critici verso le scelte della giunta a loro dire difformi dalle idee del Movimento di Grillo. 


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