Dopo quindici giorni, il sindaco di Gela Lucio Greco torna al Comune e ritira le dimissioni che aveva presentato «perché me lo hanno chiesto i cittadini». Così il primo cittadino ha motivato il dietrofront dopo le dimissioni presentate il 12 giugno mentre il Consiglio comunale discuteva proprio la mozione di sfiducia. «Le mie dimissioni sono […]
Gela, il sindaco ci ripensa e ritira le dimissioni: «Me lo hanno chiesto i cittadini»
Dopo quindici giorni, il sindaco di Gela Lucio Greco torna al Comune e ritira le dimissioni che aveva presentato «perché me lo hanno chiesto i cittadini». Così il primo cittadino ha motivato il dietrofront dopo le dimissioni presentate il 12 giugno mentre il Consiglio comunale discuteva proprio la mozione di sfiducia. «Le mie dimissioni sono state condivise con i consiglieri di maggioranza e i responsabili – ha commentato il sindaco Greco per il passo indietro avrebbe avuto tempo fino al 2 luglio – Dovevamo salvare il Comune dal dissesto economico e, nonostante tutto, ci sono state forze politiche e consiglieri comunali che hanno portato in aula la sfiducia».
Al Comune di Gela (in provincia di Caltanissetta) le condizioni economiche non sarebbero delle migliori. Il peso dei debiti del passato, infatti, grava ancora sui conti dell’ente. Un debito di 20 milioni di euro è stato certificato per i conferimenti in discarica non pagati dal 2010 al 2018; altri 17 milioni di euro per costi aggiuntivi nel servizio di raccolta dei rifiuti e ancora 5 milioni per il progetto Agroverde, cioè il mega parco agro-fotovoltaico che doveva sorgere a Gela ma che non è mai stato realizzato. E questi sono solo alcuni dei conti in rosso per cui, nei mesi scorsi, è stata pressata la politica regionale per fare in modo che le somme delle royalty dalle estrazioni petrolifere potessero essere utilizzare per pagare i debiti. Intanto, nei prossimi giorni, arriverà nell’aula del Consiglio comunale anche la relazione dei revisori contabili sul rendiconto del 2021. Un documento da cui emergono situazioni gravi nell’organizzazione dell’ente e un importante debito. Al momento, l’ente pagherà solo le spese ordinarie.