Un ambulante aveva montato una bancarella per la vendita di botti illegali nel mercato storico. Durante una perquisizione nella sua abitazione le fiamme gialle hanno trovato un magazzino con 43 chili di materiale, conservato senza alcuna precauzione. Stessa scena anche nella strada del centro cittadino
Gdf sequestra 46 chili di fuochi d’artificio Controlli alla Fera o’ luni e in via Plebiscito
Sembra non aver sortito effetto nemmeno l’ordinanza del sindaco Enzo Bianco che vieta l’accensione di fuochi d’artificio da ieri fino al 7 gennaio. Continuano i sequestri di botti illegali, realizzati solitamente in Cina. L’ultima operazione è quella compiuta ieri in centro dalla Guardia di finanza che ha portato in totale alla scoperta di 46 chili di materiale pirotecnico non autorizzato.
Tutto è iniziato da un sopralluogo al mercato storico di piazza Carlo Alberto. Alla Fera o’ luni le fiamme gialle hanno trovato un uomo di 51 anni di origini catanesi con una bancarella attrezzata per la vendita di materiale pirotecnico. I militari hanno perquisito anche l’abitazione dell’ambulante, in via Pozzo Mulino, nei dintorni di via Garibaldi. Lì sono stati trovati 43 chili di fuochi artificiali conservati in una sorta di magazzino, senza alcuna misura di sicurezza. Il 51enne, che non ha alcuna licenza necessaria alla vendita dei prodotti, è stato deferito alla procura della Repubblica per commercio abusivo, omessa denuncia e detenzione illegale di materiale esplodente.
Nel corso di un’altra operazione la Guardia di finanza ha scoperto un 43enne che in via Plebiscito aveva montato un banchetto per la vendita di materiale, anche in questo caso illegale. I militari hanno sequestrato la merce, due chili di botti. Un altro uomo, un 32enne, è stato denunciato dalla polizia con le stesse accuse.