A lavori finiti e manifestazione pacifista conclusa, Franco Gabrielli commenta il lavoro delle forze dell'ordine. Dal voto 10 ai suoi uomini al giudizio sugli attivisti. «Hanno fronteggiato centinaia di uomini in tenuta antisommossa», dichiara. Ma nei giorni scorsi i militanti avevano denunciato più volte un «clima di repressione»
G7 Taormina, il capo della polizia parla di «imbecillità» Gabrielli: «Trenta improponibili, corteo compromesso»
«In una manifestazione che a stento ha raccolto un migliaio di persone, sono stati trenta improponibili che hanno fronteggiato centinaia di uomini in tenuta antisommossa, rovinando così un corteo già compromesso dai numeri di partecipazione». Sono le dichiarazioni, riportate dall’Ansa, del capo della polizia Franco Gabrielli a Taormina, all’indomani della conclusione dei lavori del G7 e del corteo che si è svolto a Giardini Naxos, dove qualche momento di tensione ha fatto una coda a una festa di cittadini e movimenti schierati contro il vertice dei capi di Stato.
«Sul piano della sicurezza – prosegue Gabrielli – le cose sono andate molto bene e siamo orgogliosi delle parole del ministro Minniti per tutte le componenti in campo. Ai miei uomini do dieci». Una valutazione che fa da contraltare a quella che, secondo il massimo dirigente delle forze dell’ordine, sarebbe stata «un simulacro di manifestazione con l’esercizio di imbecillità di qualcuno». Perché, continua Franco Gabrielli, «in questo Paese bisogna chiamare le cose con il loro nome».
Il dispiegamento di uomini e mezzi nel Messinese in occasione del vertice di Taormina è stato imponente. E ha seguito da vicino tutte le attività di organizzazione della manifestazione pacifista che si è tenuta a Giardini Naxos ieri pomeriggio. Un clima di «repressione» lo avevano definito molti attivisti, denunciando i continui controlli subiti da parte delle forze dell’ordine. Ieri a Catania un gruppo di attivisti napoletani è stato perquisito subito dopo l’arrivo al porto etneo, da Napoli. Secondo quanto raccontato – e immortalato in foto e video diffusi online – militari e agenti avrebbero voluto sequestrare gli striscioni destinati alla protesta.