Furto di rame a Librino, strade buie da un anno «Se c’è connivenza dei cittadini controlli inutili»

Al buio da oltre un anno. È la condizione che denuncia un abitante del quartiere Librino riguardo a viale Grimaldi, viale Moncadaviale Giovanni da Verrazzano e viale Nitta. «Dalla ditta che si occupa dell’illuminazione, mesi fa, mi è stato risposto che la causa è un furto di rame», spiega a MeridioNews A. F.. Tuttavia nessun intervento è stato fatto per ripristinare il circuito elettrico e riaccendere i lampioni. E il quartiere, dopo il tramonto, resta per buona parte nell’oscurità. «In questo periodo non è facile reperire fondi», spiega l’assessore ai Lavori pubblici Luigi Bosco. Che chiede maggiore collaborazione alla cittadinanza per evitare i furti di cavi elettrici. 

Un circuito interrotto a causa di un furto di rame, e un altro – quello dello scarico delle responsabilità – che si ferma ancora una volta davanti alla mancanza di fondi nelle casse. A sperimentare quest’ultimo è il cittadino che da tempo ha provato a fare interessare le istituzioni al problema dell’illuminazione da lui segnalato. La sua esperienza inizia circa un anno fa, quando chiama la ditta Gemmo, che si occupa dell’illuminazione pubblica: «Mi hanno spiegato la ragione del disservizio, determinata dalla sottrazione dei cavi elettrici, e detto che la competenza è del Comune e dei suoi uffici tecnici». 

Prima di contattare palazzo degli Elefanti, la segnalazione è stata portata all’occhio del presidente della municipalità Lorenzo Leone, che nei mesi scorsi fu tra i nomi elencati nella relazione presentata dalla commissione regionale antimafia per presunti legami con la criminalità organizzata: «Mi ha risposto che era a conoscenza della situazione, senza aggiungere altro», dice il residente. Infine dunque, la chiamata all’ufficio comunale che si occupa dell’illuminazione pubblica, dove le sue domande hanno trovato fine ma nessuna soluzione: «Mancano i fondi e quindi non si può intervenire, mi è stato detto dal responsabile». 

I furti di rame sono «una tragedia per l’amministrazione. Creano un danno dieci volte superiore al guadagno dei ladri», spiega Bosco a MeridioNews dopo avere assicurato che verificherà la segnalazione del cittadino. Intanto, in altre zone si è già proceduto al ripristino del circuito: «L’ultimo intervento è stato fatto in via Santa Sofia, nella zona che serviva all’università». Sono stati impiegati cavi di alluminio meno redditizi da rivendere. L’assessore chiede però più collaborazione da parte dei residenti: «Per rubare i cavi serve molto tempo. Se c’è connivenza dei cittadini, che non allertano le autorità, non bastano 100mila vigili urbani per risolvere il problema una volta per tutte». «Stiamo comunque intervenendo anche nelle vie ancora al buio», conclude l’assessore al ramo. 


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