Un anno e mezzo trascorso a Lampedusa, per restituirne l’immagine più vera e profonda. Quella che Gianfranco Rosi, registra autore di Fuocoammare, vincitore dell‘Orso d’oro al Festival di Berlino, ha riassunto così poco dopo aver ricevuto il premio: «Quando chiesi al dottore come mai Lampedusa fosse così generosa lui mi rispose: “perchè siamo una terra di pescatori, e i pescatori accolgono quello che viene dal mare“. Dovremmo imparare tutti a essere un po’ più pescatori». Il dottore è Pietro Bartolo, direttore del presidio sanitario dell’Isola e da oltre 20 anni in prima linea sul molo Favarolo nell’accoglienza dei migranti, 300mila dal 1991. «Forse non siamo molto bravi nell’integrazione – ha commentato Bartolo dopo la notizia del prestigioso premio -. Ma accogliere è un dovere, così come salvare dal mare».
È lui uno degli uomi chiave del film che è riuscito a trovare il punto di equilibrio nel racconto di un’isola che ha spesso vissuto con disagio e fastidio la versione di sé data dai media. Questa volta invece no. È orgogliosa della nuova ribalta internazionale. «Viene fuori una Lampedusa diversa da quella mostrata in questi anni – spiega Giuseppe Fragapane, dj e tra i protagonisti della pellicola di Rosi – si parla d’immigrazione ma anche della nostra vita di tutti i giorni, e questo perché Gianfranco, con grandissima semplicità, ha condiviso la nostra quotidianità per un anno e mezzo».
Uno dei segreti si chiama Samuele Pucillo e ha 12 anni, il vero protagonista del film. «Volevo proteggerlo da una sovraesposizione, per lui sarebbe stato troppo – ha detto Rosi – Ma ieri mi ha detto: tutto è nato dal tiro di una fionda, e mi ha portato a Berlino». Samuele che non entra mai in contatto coi migranti, ma gioca con la fionda o con il cane, in aperta campagna, perché non gli piace il mare. «Gianfranco – continua Fragapane – ha stretto amicizia con tutti, andavamo spesso a mangiare fuori la pizza o a prendere il caffè, e tutte queste piccole cose hanno generato quella naturalezza che è una caratteristica fondamentale della pellicola». In Fuocoammare Fragapane, come gli altri, interpreta se stesso: «Un dj dell’unica radio locale dell’isola, Radio Delta Lampedusa – spiega – Ho conosciuto Rosi perché si è avvicinato a me durante una serata in cui suonavo in un locale, mi ha proposto di partecipare al progetto e alla fine è venuto a riprendermi nelle puntate dedicate alla canzone siciliana». Che diventa ideale tappeto musicale alle immagini. È lui, ad esempio, che lancia Fuocoammare, una vecchia canzone lampedusana che dà il titolo al film. «Un pezzo che è nato durante i bombardamenti del giugno del 1943 – racconta il dj – fuori dal porto di Lampedusa prese fuoco una nave militare italiana, il grande incendio illuminava di notte tutta l’isola e la gente andava gridando in giro “chi focu a mari c’è stasira“, così cominciarono a strimpellare il motivo che qui suoniamo da 70 anni».
Ieri sera Rosi ha voluto dedicare l’Orso d’oro «a tutti coloro che a Lampedusa non sono mai arrivati nel loro viaggio della speranza e alla gente di Lampedusa, che da venti, trent’anni apre il suo cuore a chi arriva. È inaccettabile che la gente muoia a mare, mentre cerca di superare le frontiere». Una denuncia che non si può scindere dal messaggio politico. «L’Italia – ha aggiunto il regista – ha fatto tanto e da sola per vent’anni, ora non è più il momento che i singoli Stati agiscano per conto loro. Deve esserci una risposta europea. L’Europa farà una brutta fine se non inizierà a pensare in maniera più europea, e meno nazionale».
Fuocoammare è uscito nei cinema italiani giovedì scorso, 18 febbraio. In Sicilia in questi giorni viene proiettato solo in due sale, l’Alfieri di Catania e l’Igiea Lido di Palermo. E anche i protagonisti di questo racconto, i lampedusani, dovranno aspettare. «Si organizzerà qualche proiezione, perché non abbiamo un cinema nell’isola – conclude Fragapane – pensare che 40 anni fa ce n’erano due».
A Siracusa un 47enne ha trovato un borsello con dentro oggetti di valore e lo…
«La comunità di Belpasso si prepara ad accogliere, il 27 e il 28 dicembre, il…
«Abbiamo presentato un emendamento per coprire fino al 50 per cento le spese dei cittadini…
Domenico Oteri, 76 anni, è stato investito da un'auto mentre attraversava la strada statale 114…
Per lunedì 23 dicembre la protezione civile regionale ha dichiarato l'allerta gialla per quasi tutta…
Il 20 dicembre Maria Ruggia, 76 anni, è morta all'ospedale Ingrassia di Palermo: stando a…