Una messa celebrata alle 11.30 di domenica mattina all’interno della chiesa del cimitero di Mazara del Vallo, nel Trapanese. Una celebrazione funebre per Gaetano Riina, il fratello del boss mafioso Totò Riina, alla presenza di familiari e amici del defunto. A celebrarla, nonostante ci fosse un esplicito divieto anche da parte del questore per i […]
Celebrato il funerale del fratello di Totò Riina. Vescovo: «Prenderemo provvedimenti per il prete»
Una messa celebrata alle 11.30 di domenica mattina all’interno della chiesa del cimitero di Mazara del Vallo, nel Trapanese. Una celebrazione funebre per Gaetano Riina, il fratello del boss mafioso Totò Riina, alla presenza di familiari e amici del defunto. A celebrarla, nonostante ci fosse un esplicito divieto anche da parte del questore per i funerali pubblici, è stato don Nicola Misuraca. Adesso a prendere posizione e a condannare il gesto è stato il vescovo di Mazara del Vallo monsignor Angelo Giurdanella.
«A seguito della incresciosa e arbitraria scelta del cappellano del cimitero di Mazara del Vallo, in favore del defunto Gaetano Riina, esponente di rilievo della associazione mafiosa Cosa nostra, ribadisco che la posizione della Chiesa nei confronti di suddetta associazione e dei suoi singoli componenti, è chiara e inequivocabile – ha commentato monsignor Giurdanella – L’associazione è inconciliabile con il Vangelo e con la fede della Chiesa. Tutti coloro che ne fanno parte si autoescludono, direttamente o indirettamente, dalla comunità ecclesiale».
Per l’episodio avvenuto domenica scorsa, in riferimento al defunto Gaetano Riina, «le autorità competenti della provincia di Trapani hanno decretato e notificato al vescovo la sepoltura privata, senza alcuna celebrazione liturgica ma solo una eventuale benedizione, cosa che è stata puntualmente eseguita. Per il presbitero – ha aggiunto il vescovo di Mazara del Vallo – che, nei giorni successivi alla sepoltura, ha disubbidito alle norme della Chiesa, da tutti conosciute – ha concluso Giurdanella – saranno presi i dovuti provvedimenti disciplinari».