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Forza Italia, il nuovo corso riparte da Bagheria Berlusconi: «Con Miccichè faremo una crociata»
Dare l’assalto al futuro ripartendo dal passato. Ai meno informati la convention di Forza Italia, in corso di svolgimento in queste ore a Bagheria, potrebbe sembrare un amarcord, una rimpatriata tra amici di partito. Ma così non è almeno per i protagonisti del convegno organizzato in una delle città amministrate dal Movimento 5 stelle, ovvero quello che per molti rappresenta il nuovo corso della politica. Tra di essi Gianfranco Miccichè, nominato negli scorsi commissario di Forza Italia nell’Isola: «Quando governava il centrodestra i fondi strutturali venivano dati alla Sicilia, venivano realizzate infrastrutture e i siciliani vivevano meglio – ha dichiarato l’ex sottosegretario, che nel 2012 si candidò a presidente della Regione in una coalizione avversaria al Pdl -. L’attenzione che Berlusconi aveva per lo sviluppo della Sicilia era enorme, basti pensare che su 18 ministri 5 erano siciliani».
A battezzare l’avvio dell’ennesimo capitolo dell’esperienza di Miccichè a guida del centrodestra in Sicilia è lo stesso Silvio Berlusconi, intervenuto telefonicamente alla convention: «Gianfranco Miccichè avrà un compito molto impegnativo – ha detto il leader di Forza Italia -. Fare una crociata in Sicilia per vincere le elezioni regionali e comunali. Solo noi possiamo farlo». Per Berlusconi, la carta vincente sarà recuperare il consenso degli astensionisti: «Il programma è molto ampio e convincente perché siamo partiti dalle persone che non vanno più a votare – ha aggiunto -. Il 78% dei cittadini ha dichiarato nei sondaggi che tornerebbe a votare se si costruisse una squadra preparata e capace».
A trovare spazio, però, è anche il presente. Compreso quello comunale. Ad attaccare l’amministrazione targata Cinquestelle è la deputata Gabriella Giammanco: «Ci troviamo – ha dichiarato l’onorevole – con tre milioni di debiti nel tentativo, non del tutto evaso, di migliorare la condizione rifiuti e con assunzioni senza alcuna selezione ufficiale». Della situazione dei precari siciliani ha parlato invece il vicecapogruppo di Forza Italia all’Ars Vincenzo Figuccia: «Le dichiarazioni rese nelle ultime ore da Faraone e dal Pd sui precari, non mi convincono affatto – ha detto riferendosi all’annuncio da parte del sottosegretario della nascita di un’agenzia partecipata da Stato, Regione e Comuni per stabilizzare gli oltre 20mila precari -. Piuttosto che dare un futuro produttivo a questi lavoratori siciliani, temo che le più recenti manovre ideate da questo folle governo regionale, con il supporto del governo nazionale, pregiudicheranno gravemente la prosecuzione delle attività».