Berlusconi ha dato una pessima notizia: a votare, alle europee, non andrebbe piu' del 46 per cento degli elettori. La presenza al gran complto di musumeci e dei suoi. Le assenza di stefania prestigiacomo e riccardo gallo
Forza Italia: dietro le quinte del meeting di Taormina
BERLUSCONI HA DATO UNA PESSIMA NOTIZIA: A VOTARE, ALLE EUROPEE, NON ANDREBBE PIU’ DEL 46 PER CENTO DEGLI ELETTORI. LA PRESENZA AL GRAN COMPLTO DI MUSUMECI E DEI SUOI. LE ASSENZA DI STEFANIA PRESTIGIACOMO E RICCARDO GALLO
Quali novità sono emerse, ieri, a Taormina, al meeting di Forza Italia? La prima ‘notizia’, mettiamola così, l’ha data Silvio Berlusconi nella sua telefonata. Il leader del centrodestra italiano ha detto che, alle ormai imminenti elezioni europee (si vota a fine maggio), gli elettori del nostro Paese che si recheranno alle urne non saranno più del 46 per cento.
Di solito, alla politica italiana, dopo le elezioni, che a votare siano andati in pochi non interessa affatto. Prima, però, gli interessa: e molto. Perché per poter dire di essere “il primo partito in Italia”, debbono guadagnare il consenso maggioritario di quei pochi che ormai vanno a votare.
Sotto questo profilo, le notizie che arrivano dal pianeta Berlusconi – che tra soldi e tv ha comunque i mezzi per capire cosa succede nella società italiana – non sono tranquillizzanti. Anzi.
Si sa, per esempio – anche se di questo, ovviamente, il Cavaliere non ha parlato – che i grillini sarebbero ben rappresentati in questo 46 per cento. In altre parole, il martellamento continuo dei media di Belusconi e della ‘presunta’ sinistra italiana contro il Movimento 5 Stelle non starebbe sortendo l’effetto sperato.
Insomma: chi ha votato Movimento 5 Stelle non se n’è pentito. Anzi, nel vedere in azione tutta la disinformazione dei media tradizionali (sulla rete la disinformazione sui grillini non passa: anzi, quella poca che c’è fa un po’ ridere), va sempre più convincendosi di aver votato bene.
Questo per ciò che riguarda lo scenario nazionale. Ma a Taormina, ieri, è stato interessante ‘leggere’ anche quello che sta succedendo tra Forza Italia in Sicilia.
Il primo dato è lo scollamento tra i parlamentari eletti in questa legislatura (il riferimento, per lo più, è ai parlamentari nazionali) e la nuova base fatta dai Circoli Forza Silvio. Se ne sono accorti gli osservatori che hanno notato la differenza tra il momento in cui, via telefono, parlava Berlusconi: tutti seduti ad ascoltare; e i momenti in cui parlavano i parlamentari nazionali: in pochi ad ascoltarli e piuttosto distratti.
Terzo elemento di una certa importanza: la presenza di tutti i protagonisti della Lista Musumeci all’Assemblea regionale siciliana. Erano tutti presenti, a cominciare dallo stesso Musumeci. Se ne deve dedurre, se la matematica politica non è un’opinione, che Musumeci e i suoi dovrebbero aderire entro il 15 aprile (questo il termine fissato da Vincenzo Gibino, coordinatore di Forza Italia in Sicilia) al gruppo parlamentare di Forza Italia a Sala d’Ercole. Questo significa che Musumeci e i suoi non dovrebbero aderire alla nuova formazione politica della Destra di Giorgia Meloni.
Quarto elemento: gli assenti. Non c’era l’ex Ministra Stefania Prestigiacomo. E non c’era nemmeno il parlamentare nazionale, Riccardo Gallo. Quest’ultimo – che dicono essere molto legato a Marcello Dell’Utri – è anche, da sempre, vicino al Ministro Angelino Alfano, agrigentino come lo stesso Gallo.
Le ‘malelingue’ – che in politica non mancano mai – sostengono che Gallo, che ha annunciato il suo passaggio in Forza Italia, sarebbe rimasto in ottimi rapporti con Alfano, Insomma, sarebbe a ‘mezzadria’ tra Forza Italia (via Dell’Utri) e Nuovo centrodestra democratico (via Alfano).
Tra gli assenti, anche il parlamentare nazionale, Saverio Romano: in questo caso l’assenza era preventivata, visto che Romano era via per impegni presi prima.
Altro argomento: i candidati alle elezioni europee nel collegio Sicilia-Sardegna. Di questo ci siamo già occupati nei giorni scorsi. Scontata la presenza in lista di Salvatore Cicu (Sardegna). Scontata, anche, la candidatura dell’eurodeputato uscente, Salvatore Iacolino. In lista, a quanto pare su precisa richiesta di Berlusconi, dovrebbe andare anche il vice presidente dell’Ars, Salvo Pogliese. Il Cavaliere appoggerebbe anche la candidatura di Gianfranco Miccichè: ma, in questo caso, dovrebbe essere lo stesso Pogliese a ‘caricarsi’ Miccichè, che ormai, sotto il profilo elettorale, non sembra più irresistibile.
Tutti conti che potrebbero saltare se il Parlamento nazionale, tra qualche giorno – come riferiamo in altra parte del giornale – dovesse introdurre il voto obbligatorio di genere: in questo caso, se nella lista di Forza Italia dovessero scattare due eletti, il secondo seggio andrebbe a una donna.
Sarà così? Bisognerà capire cosa farà il Parlamento nazionale. In ogni caso, tre donne, nella lista di Forza Italia per le elezioni europee ci dovrebbero essere comunque. Una potrebbe essere la parlamentare regionale Bernardette Grasso. Un’altra potrebbe essere Elisabetta Liparioto, presidente del Consiglio comunale di Borgetto. Un’altra ancora Alessandra Jannì di Bagheria. Una donna potrebbe essere espressa dai Circoli Forza Silvio.
Tutto dipenderà da quello che succederà al Parlamento nazionale in materia di legge elettorale.