Lappuntamento è per oggi pomeriggio, alle 17,00 in punto, a palermo, naturalmente a palazzo dorleans, sede del governo della regione. Seduti attorno a un tavolo ci saranno lo stesso presidente, rosario crocetta, lassessore regionale per listruzione e la formazione professionale, nelli scilabra, i rappresentanti sindacali di flc cgil, cisl scuola e uil scuola e delle associazioni degli enti formativi forma sicilia, cenfop, assefor, asef, anfop, aniefop-interefop.
Formazione, pronto (o quasi) laccordo trilaterale
Lappuntamento è per oggi pomeriggio, alle 17,00 in punto, a Palermo, naturalmente a Palazzo DOrleans, sede del Governo della Regione. Seduti attorno a un tavolo ci saranno lo stesso presidente, Rosario Crocetta, lassessore regionale per lIstruzione e la Formazione professionale, NeLli Scilabra, i rappresentanti sindacali di Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola e delle associazioni degli Enti formativi Forma Sicilia, Cenfop, Assefor, Asef, Anfop, Aniefop-Interefop.
Il punto di partenza, di fatto, sarà lo stanziamento di 220 milioni (pare vi sia già una delibera di giunta regionale di ieri) per il finanziamento della seconda annualità dellAvviso 20/2011 (i sindacati confederali premono ancora per un appostamento di 245 milioni) e la revisione delle figure professionali oggetto della prossima attività didattica.
In buona sostanza, si parte dalla sconfessione del Piano elaborato dallassessore Scilabra e reso pubblico con la direttiva n.2247 del 30 maggio scorso, diramata sul sito istituzionale dellassessorato al ramo. Niente mega taglio di circa 100 milioni di euro e niente eliminazione delle figure professionali che lassessore al ramo e il suo entourage avrebbero voluto gettare nel cestino. Del resto, le indicazioni di Censis e Unioncamere sui settori strategici dove investire nei prossimi anni per creare nuovi posti di lavoro, rispolverati da Enti formativi e Organizzazioni sindacali, dimostrano che leliminazione delle figure professionali proposta dallassessore Scilabra e dai suoi consulenti sarebbe stato un grave errore.
Nella trattativa, che dovrebbe condurre alla firma finale dellaccordo trilaterale tra Governo regionale, Organizzazioni sindacali confederali e Associazioni degli Enti formativi, lassessore alla Formazione professionale dovrà fare buon viso a cattivo gioco, visto che il suo progetto è stato sconfessato su tutta la linea.
Si salvano solamente i circa 50 milioni di euro che è il prezzo che il Governo regionale dovrà pagare per gli industriali siciliani che, in assenza di industrie – novelli apprendisti stregoni – proveranno a improvvisarsi formatori. Pagato questo prezzo la formazione professionale siciliana dovrebbe ritrovare quella serenità che da oltre tre anni non cè.