Sarebbe il parlamento siciliano a bloccare, secondo il sindacato uslal, il percorso di riforma del settore. Ci sono deputati che vorrebbero salvare i propri enti?
Formazione professionale/ Spallino (Uslal): “La politica siciliana non vuole la riforma del settore”
SAREBBE IL PARLAMENTO SICILIANO A BLOCCARE, SECONDO IL SINDACATO USLAL, IL PERCORSO DI RIFORMA DEL SETTORE. CI SONO DEPUTATI CHE VORREBBERO SALVARE I PROPRI ENTI?
Governo unico delle risorse destinate alla Formazione professionale in Sicilia, agenzia regionale del personale, garanzia occupazionale dei lavoratori iscritti allalbo regionale, pagamento diretto delle spettanze agli operatori e programmazione delle attività legate ai piani di sviluppo della regione. Sono i temi condivisi dal sindacato Uslal e dallassessore regionale per lIstruzione e la formazione professionale a seguito di un incontro di qualche giorno fa.
Secondo quanto è emerso dal citato incontro tra dirigenti sindacali dellUslal e l’assessore regionale, Nelli Scilabra, ancora una volta lesecutivo regionale non ha perso occasione per ribadire che tutto quanto richiesto dai lavoratori sarà posto in essere con atti giuridici vincolanti.
È da mesi che il presidente Rosario Crocetta, per la verità, ripete con insistenza che nessun lavoratore perderà il posto di lavoro. Proclami sconfessati poi dagli accadimenti che registrano circa 700 lavoratori già licenziati dagli enti formativi e migliaia di esuberi strutturali e congiunturali in attesa di conoscere il loro futuro.
Se agli accordi con i sindacati non seguono precisi provvedimenti amministrativi, si svilisce ogni sforzo. La riforma del settore va fatta con legge ed il passaggio allAssemblea regionale siciliana è necessario. Ad oggi il Governo regionale non ha presentato alcun disegno di legge per avviare il confronto con la deputazione regionale.
Intanto registriamo la posizione dellUslal a seguito del richiamato incontro con il rappresentante del Governo regionale.
Il presidente Crocetta e l’assessore Scilabra continuano a ripetere che faranno la legge di riforma della Formazione professionale – ha dichiarato Antonino Spallino, Segretario regionale del comparto Scuola e formazione professionale di Uslal -. Personalmente credo alla loro buona fede. Il vero ed unico problema sono le forze politiche presenti all’Ars che non voglino la riforma. Dai partiti, siano essi di maggioranza che di opposizione, non registriamo alcuna presa di posizione in merito alla gravissima situazione in cui versano gli operatori. Il silenzio delle forze politiche la dice lunga. Vogliono forse tenere in vita i loro Enti?.
Non conosciamo il pensiero di tutta la deputazione siciliana presente allAssemblea regionale siciliana, così come siamo certi che nessun disegno di legge è stato ad oggi depositato a Palazzo Reale, sede del Parlamento, dal Governo Crocetta.
Sullargomento riportiamo la dichiarazione di Giovanni Lo Sciuto, parlamentare del Partito dei Siciliani (Mpa).
Siamo pronti dice Lo Sciuto – a discutere sulla riforma della Formazione professionale e non abbiamo assunto alcuna iniziativa per evitare dicotomie. Attendiamo la proposta del Governo regionale che auspichiamo vadano nella direzione dellassicurare la continuità lavoratori degli operatori, mettendo come pietra miliare la legge regionale n.24/76″.
Questa dovrebbe essere la volontà del presidente della Commissione Cultura e Lavoro, Marcello Greco dei Democratici riformisti della Sicilia, di Margherita La Rocca dellUdc e di Giovanni Greco del PdS-Mpa.
Ci aspettiamo che il disegno di legge dellesecutivo contenga – ha chiarito lesponente autonomista – una norma che chiarisca il pagamento mensile delle spettanze ai lavoratori. Per quanto riguarda gli enti formativi il testo di legge dovrebbe premiare solamente quello virtuosi.
Tornando ai risultati emersi dallincontro tra lUslal e lassessore Scilabra riportiamo ulteriori spunti del sindacato.
Il presidente Crocetta e lassessore Scilabra devono sapere – ha sottolineato Spallino – di poter contare sul sostegno della gran parte degli operatori che a gran voce rivendica no la nuova legge di settore. Una legge che contenga il governo unico delle risorse a qualsiasi titolo destinate alla formazione, il governo unico del personale iscritto all’Albo, l’istituzione dell’Agenzia unica regionale della Formazione professionale, la certezze occupazionali per gli iscritti all’albo ed assunti al 31 dicembre 2008, il pagamento diretto, da parte della Regione, delle spettanza agli operatori, la programmazione delle attività formative legati ai piani di sviluppa della Sicilia.
Per lUslal sono questi i punti salienti su cui gli operatori sono disposti a sostenere l’azione del governo.
LUslal ha poi rimarcato le difficoltà che ancora persistono nel comparto dei Servizi formativi per via del caos che regna ancora sulla gestione del progetto Spartacus da parte della Regione siciliana.
Se le lamentele degli operatori ,che dovrebbero transitare presso il Ciapi di Priolo , si potessero pesare supererebbero le centinaia di tonnellate – ha rimarcato Spallino – e mii riferisco alla situazione che si è determinata nella provincia di Palermo”.
La maggior parte dei lavoratori, che nel complesso sono 500, non solo non hanno ancora firmato, in larghissima parte, il contratto – ha precisato il segretario dellUslal Scuola e Formazione professionale – ma, cosa ancor più grave, non state fornite loro le indispensabili indicazioni dove svolgere la loro opera.
Il sindacato indica alcune delle criticità rilevate ad oggi sulla gestione del passaggio al Ciapi di Priolo del personale degli Sportelli multifunzionali chiamando in causa lassessorato al lavoro presieduto dallassessore Ester Bonafede.
Tra le tante lamentele spicca la mancanza di trasparenza circa i criteri di assegnazione nei vari gruppi. A gran voce quasi tutti chiedono di venire a conoscenza dei parametri che sono stati utilizzati per l’individuazione di alcune unità già assegnate presso l’amministrazione regionale. Le colpe? Non certo degli attuali referenti a qualsiasi livello individuati. Loro ,come tutti gli altri, ha indicato lUslal, hanno un solo desiderio: lavorare, lavorare ,lavorare con tranquillità e contemporaneamente auspicano di potersi misurare con questa opportunità offrendo alla collettività un servizio quanto più efficiente possibile.
Le colpe vanno ancora una volta ricercate nell’apparato burocratico amministrativo dell’assessorato – ha tuonato Spallino – che non ha saputo predisporre quanto necessario per la buona riuscita del progetto.
Il sindacato sui sofferma su un particolare. Qualcuno sostiene che hanno individuato prima gli operatori aventi diritto a lavorare per la realizzazione del progetto senza stabilire a priori dove e cosa questi debbono fare. E come se uno invitasse a casa propria alcuni amici per mangiare e non provvede a comprare il necessario per la buona riuscita del banchetto. All’arrivo degli invitati il capo famiglia dice loro scusatemi mi sono dimenticato di aver invitato.
La federazione Scuola e Formazione professionale del’ Uslal – ha concluso Spallino – auspica che, con l’urgenza del caso, il dirigente generale del dipartimento al ramo, la dottoressa Anna Rosa Corsello, prenda in mano la situazione e impartisca le direttive indispensabili.