Anche le due organizzazioni sindacali filogovernative si sono stancate del governo crocetta
Formazione, oggi in sciopero anche Flc Cgil e Uil Scuola
ANCHE LE DUE ORGANIZZAZIONI SINDACALI FILOGOVERNATIVE SI SONO STANCATE DEL GOVERNO CROCETTA
Sono tornati a scioperare stamattina a Palermo i lavoratori della Formazione professionale. Una manifestazione indetta da Flc Cigl e Uil Scuola.
Anche i due sindacati fino a ieri filogovernativi hanno deciso di rompere gli indugi e prendere le distanze da un Governo regionale che non si capisce più dove vuole andare a parare.
Con lo sciopero generale di oggi anche Cgil e Uil si sono messi di traverso, contestando ufficialmente loperato del Governo del presidente Rosario Crocetta. Ed è già un fatto nuovo. Questo significa che anche la Cgil e al Uil non presteranno alcuna firma per accordi perditempo con un Governo regionale che non mantiene gli impegni che assume.
Il Governo regionale si è dimostrato incapace di gestire lemergenza – commenta Giusto Scozzaro, segretario generale della FLc Cgil Sicilia -. Come Flc e Cgil abbiamo già formalizzato al ministero dello Sviluppo economico la richiesta di aprire un tavolo nazionale di crisi sulla Formazione professionale siciliana.
Abbiamo preso atto che lesecutivo regionale non riesce a dare risposte tempestive e credibili preferendo il caos e la confusione – aggiunge Scozzaro -. Così abbiamo avviato un’interlocuzione con il governo nazionale per chiedere risposte immediate, vista la gravità della situazione, in termini di ammortizzatori sociali e di incentivi allesodo.
Non possiamo restare inermi di fronte allimmobilismo dellassessore al Lavoro Giuseppe Bruno – sottolinea Scozzaro – attualmente per la sola formazione professionale giacciono in Sicilia istanze di ammortizzatori sociali in deroga per 22 milioni.
Per la Cgil, sullObbligo formativo i ritardi accumulati dal Governo del presidente Rosario Crocettta, nonostante la recente pubblicazione delle direttive per lavvio delle attività formative relative le prime e terze annualità, rischiano di travolgere i minori.
Il sindacato sottolinea il fatto che, a causa dei ritardi, un percorso che un minore dovrebbe compiere in tre anni dura invece cinque.
E complessivamente una situazione insostenibile – conclude Scozzaro- alla quale occorre trovare soluzioni di fondo.