Formazione, l’Ufficio Antifrode della Ue piomba in Sicilia: ritiro dell’Avviso 20?

Le indiscrezioni raccolte nelle scorse settimane dalla nostra redazione in merito al rischio di ritiro dell’Avviso 20/2011 potrebbero trovare una conferma nell’annunciata visita in Sicilia dei funzionari dell’European anti-fraud office (Olaf).

A confermare la notizia è Anna Rosa Corsello, dirigente generale del dipartimento regionale Lavoro e, da qualche giorno, anche dirigente generale ad interim de dipartimento Istruzione e Formazione professionale.

Nel corso dell’odierno incontro presso il dipartimento Lavoro e in presenza della parti sociali, la Corsello ha precisato che, a seguito di un esposto sull’Avviso/2011, i funzionari comunitari faranno visita agli uffici dell’assessorato regionale per l’Istruzione e la Formazione professionale, in una data compresa tra il 5 ed il 10 dicembre 2012. La comunicazione dell’Unione Europea è arrivata per iscritto.

Cominciamo col dire cos’è l’Olaf. Si tratta dell’Ufficio Europeo per la lotta antifrode della Commissione Europea . L’Olaf, istituita nel 1999, indaga sui casi di frode ai danni del bilancio dell’Unione Europea (UE) e sui casi di corruzione e grave inadempimento degli obblighi professionali all’interno delle istituzioni europee. Elabora, inoltre, la politica antifrode per la Commissione europea. E aiuta le autorità responsabili della gestione dei fondi dell’UE, all’interno e all’esterno delle sue frontiere, ad individuare i vari tipi di frode, le tendenze, le minacce e i rischi, nonché a tutelare gli interessi finanziari dell’Unione, evitando le frodi di ogni genere.

Nonostante le critiche ricevute per avere anticipato più volte i rischi reali di un ritiro del chiacchieratissimo Avviso 20 sin dal suo concepimento, la nostra intuizione si è rivelata corretta. E’ chiaro che non è possibile pervenire ad alcuna conclusione, ma l’annunciata visita dell’organo preposto alla caccia di eventuali casi di frode sull’utilizzo di risorse comunitarie un qualche significa lo deve pur avere.

Proprio nell’articolo che abbiamo pubblicato stamattina abbiamo sottolineato il clima pesante che si respira intorno all’Avviso 20/2011, confermato oggi dalle preoccupazioni espresse dal dirigente generale al ramo. Seguiremo i risvolti della vicenda che apre scenari veramente preoccupanti per l’impatto non solo sociale di eventuali decisioni drastiche.


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