Omissivo ed illegittimo il comportamento di tutti gli assessori regionali che si sono occupati di formazione professionale dal 1998 ad oggi. A sostenerlo è il segretario provinciale di palermo del sindacato nazionale autonomo dei lavoratori della scuola (snals), giovanni di pisa.
Formazione, lo Snals diffida il Governo regionale: Aggiornare lAlbo
Omissivo ed illegittimo il comportamento di tutti gli assessori regionali che si sono occupati di Formazione professionale dal 1998 ad oggi. A sostenerlo è il segretario provinciale di Palermo del Sindacato nazionale autonomo dei lavoratori della scuola (Snals), Giovanni di Pisa.
Lo Snals è uno dei sindacati firmatari del Contratto collettivo nazionale di lavoro della formazione professionale. Argomento della nota con la quale si mettono in mora sia il presidente della Regione siciliana in carica, Rosario Crocetta, sia lassessore regionale per lIstruzione e Formazione professionale, Nelli Scilabra, laggiornamento dellAlbo regionale del personale operante nella formazione professionale. Vediamo di capirne di più.
La legge regionale n.24 del 6 marzo 1976, allarticolo 14, così recita:E’ istituito presso l’ Assessorato regionale del lavoro e della cooperazione l’Albo regionale del personale docente dei corsi di formazione professionale. Le modalità per l’iscrizione, la cancellazione e la tenuta dell’Albo saranno determinate dalla Commissione di cui al successivo art. 15.
La Commissione regionale per la formazione professionale disciplinata nel successivo articolo 15, le cui competenze sono state assorbite successivamente dalla Commissione regionale per lImpiego (Cri), a seguito di precise determinazioni, ha approvato le modalità di iscrizione, cancellazione e tenuta dellAlbo regionale degli operatori della formazione professionale. Determinazioni che hanno costituito il contenuto del Decreto assessoriale n. 135 del 14 marzo 1986. Ed è proprio nel suddetto decreto che si dispone: Al fine di procedere allaggiornamento annuale dellAlbo, gli Enti gestori entro il 31 ottobre di ogni anno comunicheranno allassessore regionale del lavoro le variazioni intervenute nel proprio organico nel corso dellanno formativo precedente.
Allora vi chiederete: qual è il problema? Nella nota lo Snals lo fa emergere con assoluta chiarezza. Lultimo aggiornamento dellAlbo, così come disciplinato dallart.14 della legge regionale 24/76, risale al Decreto assessoriale dell8 febbraio 1997, come pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana (GURS) n.10 del 01/03/1997. Il che significa che tutti gli assessori al ramo succedutisi dal 1998 ad oggi hanno sistematicamente omesso di aggiornare lAlbo del personale operante nella formazione professionale. Quindi si è perpetrata lomissione di una precisa norma di legge da parte dellamministrazione regionale.
Atteggiamento aggravatosi dallemanazione, da parte dellassessore regionale pro tempore, Mario Centorrino, di un Decreto assessoriale, il 5074 del 22/12/2012, che ha istituito un ulteriore Albo/Elenco. Una palese violazione del dettato normativo che invece prevedeva laggiornamento dellAlbo di cui allarticolo 14 della legge regionale n.24/76. Lo Snals,proprio in tal senso e su sollecitazione dei tanti lavoratori iscritti ha promosso un atto di diffida e messa in mora nei confronti del presidente Crocetta e dellassessore Scilabra. Atto di diffida che si aggiunge a quello depositato nel corso del mese di settembre scorso da oltre mille e cento lavoratori della formazione professionale.
La richiesta è sempre una: laggiornamento dellAlbo come disciplinato dalla legge regionale 24/76. Sempre più torna in auge la legge regionale 24/76 che ha garantito il funzionamento del settore formativo siciliano. Qualcuno due anni fa ha deciso di disfarsene illegittimamente ed il settore è piombato in un caos incontrollabile. Ricordiamo che la legge regionale 24/76 è ordinamentale, cioè ha dato attuazione allarticolo 14 dello Statuto siciliano. Legge che ha superato anche il vaglio di costituzionalità. Chi aveva deciso di disfarsene oggi con ogni probabilità sarà chiamato a renderne conto.