Formazione, il Governo chiede gli elenchi degli assunti entro il 31 dicembre 2008

Esce finalmente allo scoperto il Governo regionale. Almeno così appare dalla lettura della nota di oggi con protocollo n.145020, a firma del dirigente generale ad interim del dipartimento regionale Istruzione e formazione professionale, Anna Rosa Corsello, indirizzata a tutti gli organismi accreditati ai sensi del decreto assessoriale n.1037/2006 e successive modifiche e integrazioni. Di cosa si tratta? Riportiamo di seguito il testo.

“ Su conforme richiesta dell’assessore all’Istruzione e alla Formazione professionale, al fine di effettuare una compiuta valutazione della situazione relativa al personale impegnato sia nei servizi che negli interventi formativi, propedeutica all’imminente attivazione del Tavolo tecnico inerente la riforma del settore della formazione professionale, si rappresenta l’urgente necessità di acquisire entro la data del 7 marzo p.v. il numero dei dipendenti con contratto a tempo indeterminato, assunti entro il 31 dicembre 2008, precisando contestualmente il numero di quelli che maturano i requisiti pensionistici entro l’anno in corso, ovvero entro il 2014 o il 2015. Si sottolinea l’urgenza, in vista dell’imminente convocazione del Tavolo tecnico di cui sopra”.

Alcune considerazioni ci appaiono d’obbligo. Sembrerebbe chiaro l’intento del Governo regionale di procedere alla ricognizione del personale dipendente, assunto con contratto a tempo indeterminato dagli Enti formativi operanti al 31 dicembre 2008. Un modo per dare seguito al blocco delle assunzioni stabilito dal precedente Governo Lombardo con delibera di giunta regionale del 4 ottobre 2010, n.350.

Pur tuttavia, dalla lettera trasmessa agli Enti formativi emergono perplessità. ‘Fotografare’ lo stato dell’esistente al fine di indirizzare in maniera mirata gli interventi correttivi in sede di riforma del settore appare sicuramente una saggia manovra. Ciò che non ci convince è il fatto che nella nota della dottoressa Corsello non si faccia minimamente riferimento al quadro delle professionalità. Per poter attivare misure efficaci ed efficienti del sistema formativo, come la riqualificazione del personale, è indispensabile che si raccolga un dato essenziale che è quello rappresentato dal titolo di studio e professionale di ciascun lavoratore. Allo stesso modo, appare carente la stessa citata nota allorquando nessun riferimento è posto in merito al personale in atto licenziato per effetto del completamento delle procedure di mobilità, attuate nel rispetto della legge n.223 del 23 luglio 1991.

Sulla parziale approssimazione del contenuto della lettera riportiamo di seguito il giudizio espresso dalla Uil Scuola, attraverso il responsabile regionale del settore della formazione professionale, Giuseppe Raimondi, secondo il quale la nota della Corsello va letta come una positiva mossa del Governo regionale verso la direzione dell’avvio di un percorso franco e condiviso, con le parti sociali, per attuare una riforma del settore.

Il sindacalista si sofferma poi su due aspetti. “ La ricognizione del personale assunto al 31 dicembre 2008 – dice Raimondi – va bene, ma ci sentiamo di suggerire che, nella rilevazione dei dati, emerga il quadro delle professionalità in modo da incrociarle con il quadro delle discipline. Questo lo diciamo – prosegue l’esponente ddellaUil – ai fini di un’eventuale misura di riqualificazione del personale, che dovrebbe avvenire sulla scorta dei titoli posseduti e della professionalità acquisita da ciascun lavoratore”.

Sulla questione spinosa relativa ai lavoratori in atto licenziati da diversi Enti formativi Raimondi dichiara che, “a parere della Uil Scuola, tale personale rientra nell’elenco unico ad esaurimento, perché trattasi di lavoratori assoggettati alla procedura della Legge n.223/91. È una delle leggi la cui procedura prevede il beneficio del sostegno al reddito che la legge regionale n.10 del 7 giugno 2011 ha disciplinato riformando in parte l’articolo 132 della legge regionale n.4 del 16 aprile 2003, istitutiva del Fondo di garanzia nel settore della formazione professionale”.

“L’anagrafe dei lavoratori iscritti nell’elenco unico – aggiunge – viene regolarmente aggiornata con l’indicazione per ciascun lavoratore della qualifica professionale e della situazione lavorativa del momento (occupato, part-time, in Cig, in mobilità), ed il personale a zero ore (licenziato, quindi) ha priorità ai fini dell’avviamento”.

In merito alla lettera trasmessa oggi dalla dottoressa Corsello agli enti formativi riportiamo anche la posizione ufficiale assunta dallo Snals/Confsal. Giuseppe Milazzo, coordinatore del settore formativo dello Snals: “La mia organizzazione – dice Milazzo – giudica positivo il passo compiuto dal Governo regionale che oggi ha chiesto a tutti gli Enti l’elenco del personale assunto a tempo indeterminato entro il 31 dicembre 2008. Auspichiamo che riprenda il dialogo sulla riforma del settore e che il monitoraggio del personale possa costituire il primo passo per la costituzione di una Agenzia unica degli operatori della formazione professionale”.

Sull’Albo unico del personale, lo Snals sostiene che so stesso debba essere aggiornato in modalità telematica in attuazione di quanto previsto dall’articolo 14 della legge regionale 6 marzo 1976, n.24.

 

 

 


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