Rifinanziare la legge regionale n. 24 del 6 marzo 1976 per garantire il personale in esubero. È la proposta avanzata dallassociazione aniefop-interefop in una missiva indirizzata al presidente della regione siciliana, rosario crocetta e allassessore regionale per listruzione e la formazione professionale, nelli scilabra.
Formazione, Aniefop-Interefop chiede il rifinanziamento della legge 24/76
Rifinanziare la legge regionale n.24 del 6 marzo 1976 per garantire il personale in esubero. È la proposta avanzata dallAssociazione Aniefop-Interefop in una missiva indirizzata al presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta e allassessore regionale per lIstruzione e la Formazione professionale, Nelli Scilabra.
Nel documento, lassociazione, che opera dal 1992 a tutela degli enti formativi associati, ha rappresentato al governatore la necessità che possano essere rifinanziati gli enti storici rimasti fuori dalla prima annualità dellAvviso 20/2011, tra i quali, alcuni operanti nella provincia di Caltanissetta. Perplessità ha poi avanzato lInterefop in merito ai tagli apportati con la nota prot. n.2247 del 30 maggio scorso a firma dellassessore Scilabra che penalizzano lambito formativo Fas.
Lassociazione ha precisato che il finanziamento della legge regionale 24/76 con una cifra intorno ai 70 milioni di euro garantirebbe la possibilità di erogare corsi di formazione indirizzati ai detenuti, ai disabili e alle fasce deboli della popolazione. Con lo stesso finanziamento sarebbe garantito laccesso anche ai giovani di età compresa tra i 16 ed 19 anni di età, che ad oggi resterebbero fuori dal Piano giovani e si impiegherebbero i lavoratori che rimarrebbero in esubero a seguito dei tagli apportati dalla direttiva assessoriale al finanziamento della seconda annualità dellAvviso 20/2011.
Preoccupazione che si estenderebbe, secondo quanto asserito dallassociazione nella citata nota, anche allambito dellObbligo formativo (Oif), segmento del sistema formativo particolarmente sensibile alle esigenze di contrastare la dispersione scolastica nei territori difficili e altamente soggetti al rischio criminalità organizzata.