La gestione dei 414 esuberi causati dal taglio del 10 per cento alimenta il confronto sindacale. Focus sui lavoratori col doppio incarico, di presidente e lavoratore nello stesso ente e sui noni livelli presenti in enti formativi privi dei requisiti per nominarli
Formazione 5/ Spallino (Uslal): “Vietare il finanziamento agli enti sprovvisti di personale iscritto all’Albo”
LA GESTIONE DEI 414 ESUBERI CAUSATI DAL TAGLIO DEL 10 PER CENTO ALIMENTA IL CONFRONTO SINDACALE. FOCUS SUI LAVORATORI COL DOPPIO INCARICO, DI PRESIDENTE E LAVORATORE NELLO STESSO ENTE E SUI NONI LIVELLI PRESENTI IN ENTI FORMATIVI PRIVI DEI REQUISITI PER NOMINARLI
Vietare il finanziamento delle attività formative agli enti sprovvisti di personale assunto a tempo indeterminato entro il 31 dicembre 2008. È quanto ha chiesto l’Unione siciliana libere associazioni dei lavoro (Uslal) in una lettera indirizzata, qualche giorno fa, all’assessore regionale alla Formazione professionale, Nelli Scilabra e alla dottoressa Anna Rosa Corsello, dirigente generale al ramo.
Ciò che preoccupa il citato sindacato è la gestione dei 414 esuberi dichiarati dagli enti che operano nel settore della formazione professionale a seguito del taglio del 10 per cento del finanziamento deciso del Governo regionale.
Sull’argomento, l’Uslal lancia la proposta di dichiarare in esubero tutti quei lavoratori che, dall’esame del libro matricola, dovessero ricoprire anche il ruolo di legale rappresentante o amministratore dell’ente di formazione.
Questo perché, secondo quanto riportato nella nota citata, la posizione di lavoratore e datore di lavoro è incompatibile con qualsiasi disposizione di legge. L’Uslal punta il dito anche sul personale inquadrato al nono livello, presente in taluni enti che non ne posseggono i requisiti, e ciò in netto contrasto con le norme vigenti.
Sulla questione generale degli esuberi il sindacato ritiene illogico che, da un lato, si riduca il 10 per cento del finanziamento agli enti formativi che hanno personale iscritto all’Albo e, dall’altro, finanziare quelli che per svolgere l’attività formativa dovrebbero assumere nuovo personale. Ed allora la proposta che ridurrebbe il ricorso ai processi di mobilità.
“Riteniamo più giusto e coerente – ha dichiarato Nino Spallino, segretario generale Uslal Scuola e formazione professionale – rispetto alle azioni di moralizzazione intraprese dall’amministrazione regionale, non finanziare gli enti sprovvisti di personale ed assicurare agli enti che hanno dichiarato esuberi di dipendenti con contratto di lavoro a tempo indeterminato ed iscritti all’Albo, a cui bisogna garantire i livelli occupazionali, le ore formative a tale scopo necessarie”.
Così facendo, fanno sapere dall’Uslal, l’assessorato regionale alla Formazione professionale si garantirebbe l’occupazione ai lavoratori aventi diritti e si risparmierebbe, evitando anche i processi di mobilità.
In ultimo l’Uslal lamenta l’assenza di un dialogo con l’amministrazione regionale che, nonostante i ripetuti appelli e richieste di incontro, tarda ad arrivare.