Formazione 1/ Se a Messina qualcuno trema…

Fuochi incrociati nella formazione professionale. Una giornata di quelle epiche, oggi, dove ognuno ha detto qualcosa indipendentemente dalla fonte. Diciamo subito che in assessorato regionale all’Economia non è ufficialmente pervenuto nulla, almeno nel primo pomeriggio di oggi. Il riferimento è al provvedimento che pare il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, abbia adottato per bloccare ogni pagamento a valere sull’Avviso 20/2011 in favore di una precisa cerchia di società che operano nel settore formativo.

Si tratterebbe di pagamenti pari al 25 per cento, come prima anticipazione sulle attività avviate di enti, società, associazioni, cooperative finanziate attraverso l’Avviso 20/2011 (ovvero le risorse del fondo sociale europeo). Spesso questa testata giornalistica è stata criticata per le notizie feroci sulla formazione professionale. Ma quella che circola da qualche ora le supera tutte, a nostro modesto avviso.

Intanto, giusto per fare chiarezza in un settore dove scientificamente il caos è proverbiale, facciamo alcune precisazioni. Tutti parlano della puntata di ieri sera di “Report”, andata in onda su Rai 3. E tutti collegano la decisione del presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, di bloccare i pagamenti destinati alle società collegate a parlamentari alla trasmissione televisiva. Noi la pensiamo in altra maniera. Vediamo perché.

Intanto, la puntata era registrata, ovviamente. Precisiamo che il servizio è stato realizzato nel periodo delle elezioni regionali dello scorso 28 ottobre. Ed allora veniamo agli interrogativi. La delibera, a cui tanti oggi fanno riferimento è stata adottata da Crocetta prima della puntata di Report? Cioè: tale decisione è stata presa qualche giorno dall’insediamento a Palazzo d’Orleans o dopo? Se non si comprende il momento temporale, ammesso che il provvedimento già sia stato deliberato, non si può realmente capire di cosa stiamo parlando. E poi, se il provvedimento fosse stato adottato oggi, com’è possibile che Crocetta abbia impiegato un mese dalla dichiarazione rilasciata a “Report”, dove chiaramente faceva intendere proprio ciò?

Alcune verità comunque emergono. Intanto, come anticipavamo, negli uffiic dell’assessorato regionale all’Economia non si sa nulla. Poi, altra certezza è che in provincia di Messina è scoppiato il bubbone della formazione professionale. Non è stato un caso che parte del servizio di “Report” sia stato dedicato alle interviste a personalità di spicco della politica messinese. Parliamo di gente del calibro di Francantonio Genovese e Franco Rinaldi, parlamentare nazionale (del Pd) il primo, parlamentare regionale il secondo (sempre del Pd).

Genovese è il leader della corrente “Innovazione” in Sicilia, proprietario, pare, di diversi pacchetti di ore nelle società come la Training Service Srl. Franco Rinaldi, parlamentare regionale del Pd rieletto all’Assemblea regionale siciliana (Ars) con una valanga di voti. Il più votato del Partito democratico, ma anche cognato di Genovese e marito del presidente della Lumen. Precisiamo che la Lumen gestirà, tra le altre cose, anche oltre un milione di euro di finanziamenti per attività formative, a valere sull’Avviso 20/2011.

A Messina è esplosa anche la vicenda di Melino Capone, già commissario dell‘Ancol, invischiato in storia ‘particolari’ insieme con il Pdl messinese. La dimostrazione che la formazione professionale, in Sicilia, è una ‘greppia’ con dentro tanti Partiti politici.

E il presidente Crocetta? Riuscirà a fare pulizia come ha dichiarato? Ormai è di dominio pubblico il fatto che quasi tutti i Partiti della precedente composizione all’Ars hanno le “mani in pasta” nella formazione professionale. In queste ore si cerca di capire la dimensione del cataclisma che sta per abbattersi su questo settore.

Il timore è che a pagare per il sistema clientelare e affaristico siano i lavoratori, già provati da un anno difficilissimo.

 


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