L’appuntamento è fissato oggi 10 davanti la Presidenza, a Palermo. La manifestazione è organizzata dalle segreterie provinciali di Flai Cgil, Cisl Fai e Uila Uil. A spaventare non solo gli effetti del clamore mediatico che ha travolto il presidente Rosario Crocetta e che rischiano di mettere la parola fine alla legislatura, ma anche la mancanza di risorse
Forestali di nuovo in piazza contro la Regione Sindacati: «Per manutenzione servono 100 milioni»
Oggi i forestali tornano nuovamente in piazza per chiedere al governo regionale maggiori garanzie occupazionali. A spaventare i sindacati, infatti, non sono solo gli effetti del clamore mediatico che ha travolto il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta e che rischiano di mettere la parola fine anzitempo alla legislatura, ma anche la mancanza di risorse necessarie per garantire i lavori di manutenzione. Per la parti sociali, mancano all’appello circa 100 milioni di euro, necessari per garantire le ore di lavoro in tutta l’Isola.
L’appuntamento è fissato alle 10 davanti la Presidenza della Regione, in piazza in Indipendenza, a Palermo. «A seguito delle preoccupanti notizie sul caso Crocetta – spiegano i segreteri provinciali di Flai Cgil, Adolfo Scotti, Cisl Fai, Giuseppe La Bua, e Uila Uil,Tonino Russo – che rischia di mettere la parola fine all’attuale legislatura, lasciando la Sicilia senza la possibilità di recuperare le partite in sospeso, come il recupero di tutte le somme necessarie per il raggiungimento delle garanzie occupazionali di tutti i forestali, a partire dai lavoratori a tempo indeterminato (lia) per finire con i 78isti, le segreterie regionali hanno proclamato per oggi, in concomitanza con la riunione della giunta di governo, una iniziativa a piazza Indipendenza a supporto della vertenza forestale».
Secondo i sindacati per la sola provincia di Palermo mancano «le risorse che servono per i lavori da agosto a dicembre per effettuare 78 giorni per tutti i circa 3.000 lavoratori, dai 151nisti ai 78isti. L’antincendio è coperto per circa 57 giorni e vanno recuperate nel bilancio della Regione le risorse fino al 15 di ottobre e le ulteriori risorse per raggiungere le 101 giornate. Mancano evidentemente – concludono – pure le risorse per la differenza delle giornate non ancora effettuate dai 151nisti».