Forestali, all’appello mancano circa 100 milioni di euro

SCONTRO SUI NUMERI E SUL FABBISOGNO FINANZIARIO NECESSARIO A GARANTIRE L’ANNUALITA’ E I LIVELLI OCCUPAZIONALI MINIMI DEL SETTORE. LA SPACCATURA TRA CGIL, CISL E UIL DA UNA PARTE E L’UGL DALL’ALTRA PARTE.  L’APPELLO DEI PARLAMENTARI ALL’ARS VINCIULLO, TANCREDI, FIGUCCIA, LO SCIUTO. LA POSIZIONE DELL’UGL

Con l’approssimarsi della stagione degli incendi resta in alto mare la situazione nel settore forestale. Mancano le risorse finanziarie e resta carente al programmazione delle attività. Ad aggravare il già pesante clima sull’organizzazione del lavoro, l’unificazione in un’unica graduatoria dei addetti al servizio antincendio boschivo e degli operai dell’Azienda foreste demaniali. Nessuna notizia sulle direttive per la corretta applicazione di quanto disposto dall’articolo 12, comma 1 della legge regionale n.5 del 28 gennaio 2014, e silezio tombale sulla convenzione tra i due dipartimenti citati per l’utilizzo del personale addetto allo spegnimento degli incendi. Un gran ‘casino’ i cui protagonisti sono il Governo, la sua maggioranza ed i sindacati vicini allo stesso esecutivo.

Stamattina, è noto, sono scesi per le vie di Palermo in dieci mila per protestare contro il Governo regionale incapace di garantire lavoro e occupazione. Si è trattato principalmente dei forestali, ma anche di altri lavoratori precarizzati da un sistema che fa acqua da tutte le parti. A scioperare anche i lavoratori dei Consorzi di Bonifica e gli stagionali dell’Esa, dell’Aras, dell’Istituto Zootecnico e del Comparto agro-alimentare.

Manifestazione regionale di protesta voluta da Cgil, Cisl, Uil ed alla quale ha aderito anche Ugl. Stesso sciopero, ma diverso l’approccio. I primi dialogano con il presidente della Regione, Rosario Crocetta, sin dall’insediamento dell’esecutivo regionale; l’Ugl relegata all’angolo e privata del diritto costituzionale al confronto dialettico per il riordino del settore forestale e per la programmazione delle attività. Due pesi e due misure che confermano come il Governo Crocetta va avanti per la sua strada infischiandosene di tutti coloro che non la pensano esattamente come il “presidente rivoluzionario”.

Eppure non c’è da stare allegri, i conti non tornano. Nonostante gli strenui tentativi del “bonaccione” Dario Cartabellotta, assessore regionale alle Risorse agricole e forestali, di rasserenare gli animi sul versante della copertura finanziaria per l’anno di attività che è già alle porte, qualcosa non andrebbe per il verso giusto.

Non ci sono i soldi ed il Governo Crocetta avrebbe pensato bene di chiamarsi “al capezzale” Cgil, Cisl e Uil per chiedere aiuto. Una mediazione tra l’esecutivo, privo si idee e risorse finanziarie ed i lavoratori forestali, filtrata dai sindacati storici. Questo giustificherebbe l’ostilità nei confronti dell’Ugl e dei lavoratori forestali rappresentati in Sicilia da questa organizzazione sindacale. Sindacato che spesso ha provato a cantarle al presidente Crocetta, all’assessore Cartabellotta e all’assessore Mariella Lo Bello, alla guida del Territorio e Ambiente.

Non ci sarebbero risorse a sufficienza, dicevamo, per garantire la copertura totale del 2014. Come spesso accade in queste paradossali situazioni, s’innesca una rincorsa ai numeri, alle tabelle, alle proiezioni sul fabbisogno di risorse necessarie per garantire le giornate lavorative e la sicurezza in Sicilia.

Da indiscrezioni assunte, invece, emergerebbe un quadro ancora più desolante dei numeri. Risulterebbe, infatti, che per la dotazione finanziaria necessaria a garantire le giornate lavorative a tutti gli aventi diritto, Lavoratori a tempo indeterminato (Lti), Lavoratori 151sti, operai 101sti e 78isti, occorrerebbero circa duecentosettanta milioni di euro.

Peraltro, stante alle citate indiscrezioni, emergerebbe che i cinquantotto milioni che il Governo regionale si appresterebbe a prelevare dal Pac, riguarderebbero la realizzazione di progetti per lavori strutturali. Quindi, solamente una parte di queste risorse potrebbe essere utilizzata per pagare i lavoratori. Sulla disponibilità delle risorse dal Pac si celerebbe una sorta di “tranello” sul quale i lavoratori dovrebbero prestare particolare attenzione.

Sono circa settemila e 200 in Sicilia i lavoratori addetti all’incendio boschivo (Aib) che percepirebbero una media di 95 euro al giorno a persona. Vi sono poi i circa diciassette mila tra Lti, 151sti , 101sti e 78isti dell’Azienda che, con le loro giornate lavorative, sommate a quelle dell’Aib, raggiungerebbero un complessivo di 3 milioni di giornate lavorate.

Il Governo regionale del presidente Crocetta, per una volta riuscirà a fare per bene i conti? Che senso può avere sottoscrivere con le organizzazioni sindacali un documento sulle cose da fare, nel tentativo di ammorbidire i lavoratori in piazza e manifestanti in massa davanti Palazzo d’Orleans, sede del Governo? Non sarebbe forse l’ennesimo tentativo di scaricare sui lavoratori la responsabilità del fallimento di un esecutivo incapace di dare risposte?

Tra i manifestanti in diversi hanno accusato malessere e si è reso necessario l’intervento del Servizio 118. Nella lunga giornata di sciopero di oggi alcuni parlamentari all’Ars hanno preso posizione sulla vertenza dei forestali.

“Tra i cinquantotto milioni del Piano di azione e coesione (Pac) utilizzabili per lavori strutturali ed i sessantotto milioni che il Governo starebbe appostando in bilancio nella manovra finanziaria bis – riferisce Vincenzo Vinciullo, Vice presidente della Commissione Bilancio e Finanze all’Assemblea regionale siciliana – si raggiungerebbe un totale di centoventisei milioni di euro. Se ciò fosse vero mancherebbero comunque centoquattro milioni sui quali il Governo deve esprimersi”.

“Il Governo regionale – precisa il parlamentare siracusano del Nuovo centrodestra – deve garantire duecento milioni di euro da subito in bilancio, per salvaguardare le attività, ma anche i livelli occupazionali”.

“E’ sacrosanta la protesta dei lavoratori forestali – sottolinea Sergio Tancredi, parlamentare del M5S all’Ars – vista la situazione ambigua che continuamente sono costretti ad affrontare a tutti i livelli. C’è da dire che auspico che si arrivi al più presto ad una chiara normativa che dia un indirizzo certo a questa categoria di lavoratori per troppo tempo bistrattata. Sulla copertura finanziaria il Governo ha il dovere di trovare adeguate soluzioni”.

Per il segretario regionale di Ugl agricoli, forestali e pesca, Franco Arena, servono duecentoquaranta milioni di euro per coprire le fasce di garanzia occupazionali compreso i lavoratori settantottisti. “Il nostro sindacato – dice – si aspetta fatti concreti dal Governo e non rassicurazioni verbali. Sull’unificazione della graduatoria attendiamo dopo oltre un mese di conoscere le direttive per l’attuazione dell’articolo 12, comma 1 della legge regionale n.5/2014”.

Il parlamentare di Forza Italia, Vincenzo Figuccia, incontrando una delegazione di lavoratori forestali dell’Ugl si è dichiarato soddisfatto delle argomentazioni esposte dai dirigenti sindacali sui temi scottanti a difesa del comparto forestale, dei lavoratori e della legalità.

“Condivido la proposta di riordino del comparto forestale e la scelta del sindacato Ugl di contestare gli accordi provinciali che hanno mortificato la legge n.5/2014 art.12 sulle graduatorie – dichiara Figuccia – su questi temi mi attiverò presso le sedi istituzionali opportune per fare chiarezza e supportare le idee del sindacato a difesa dei lavoratori”.

“In questo momento di grave crisi occupazionale – afferma Giovanni Lo Sciuto, parlamentare del PdS/Mpa e e componente della Commissione Cultura e Lavoro all’Ars – il Governo Crocetta si deve sforzare di garantire i livelli occupazionali dei lavoratori del settore forestale. Non è il questo il momento né di tagliare, né di trovare soluzioni alternative che porterebbero solamente ad amplificare l’emergenza sociale che in Sicilia è a livelli davvero preoccupanti”.


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