8maggio 2012stamattina si contano 'i morti e i feriti'. A palermo è stato un bagno di sangue per le liste vicine al governo regionale. A cominciare da fli che resta fuori da sala delle lapidi con un modestissimo 4,31%. La cosa è particolarmente interessante, perché questo partito ha in mano l'assessorato regionale al turismo. Nella prima repubblica una lista in mano ad un assessore avrebbe fatto l'exploit. Non è successo a palermo dove, evidentemente l'opposizione alla giunta di palazzo d'orléans è più forte.
Fli e assessori regionali fuori dal Comune, successo per le liste della Caronia
8maggio 2012Stamattina si contano ‘i morti e i feriti’. A Palermo è stato un bagno di sangue per le liste vicine al governo regionale. A cominciare da Fli che resta fuori da Sala delle Lapidi con un modestissimo 4,31%. La cosa è particolarmente interessante, perché questo partito ha in mano l’assessorato regionale al turismo. Nella prima Repubblica una lista in mano ad un assessore avrebbe fatto l’exploit. Non è successo a Palermo dove, evidentemente l’opposizione alla giunta di Palazzo d’Orléans è più forte.
Lo prova anche il tonfo della lista degli assessori, Gaetano Armao e Massimo Russo (Palermo Avvenire), che si è fermata al 3,4%. Ridotto in miseria pure il Pd. Che,probabilmente, paga lo scotto del suo appoggio al Presidente della Regione, Raffaele Lombardo. I palermitani gli danno solo il 7,7%. Del grande partito che era il Pci, restano le briciole. Un poco più del 7,6% dell’Udc, che senza gli ex amici del Pid, riesce a superare la soglia del 5%. Un poco di più di un partito nuovo, come quello di Gianfranco Miccichè, Grande Sud, che si attesta al 6,19%. Modesto pure il risultato della lista del candidato sindaco del Pd, Fabrizio Ferrandelli (Palermo Ora) che raggiunge appena il 6,2. Mentre resta fuori la seconda lista a suo sostegno (Ferrandelli con Vendola) con il 2,2%. Manco a dirlo, crolla il Pdl che si ferma al 8,3%, mentre la lista a sostegno del candidato sindaco, Massimo Costa si ferma al 3,2%. Il Mpa, che ha in mano il governo regionale, non va oltre il 7,5%.
Per un soffio restano fuori dal Consiglio comunale i partiti di sinistra come Rifondazione comunista (4,77) e il Movimento dei Grillini che si ferma al 4,26%. In questa ecatombe dei partiti, spicca il volo l’Idv che si conferma primo partito nel capoluogo siciliano, con il 10,28%.
Ma c’è qualcuno, oltre a Leoluca Orlando e l’Idv, che oggi può davvero ritenersi soddisfatta. Questa è senza dubbio, Marianna Caronia (nella foto), che pur non essendo arrivata al ballottaggio (ma era abbastanza scontato) riesce a portare a Sala delle Lapidi entrambe le sue liste. Una impresa degna di nota, la sua. La lista Amo Palermo raccoglie il 6,6% dei voti e Cantiere popolare (Pid) il 6,17%.
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