Il sistema era stato organizzato da due imprese che avrebbero assunto centinaia di persone compiacenti. Sulla carta dovevano lavorare nei campi ma in realtà percepivano le indennità in maniera fraudolenta. Denunciati dalla guardia di finanza anche i titolari delle imprese individuali
Finti braccianti agricoli, denunciate 292 persone Truffati 1,5 milioni di euro per la disoccupazione
I conti dell’Istituto nazionale di previdenza sociale non quadravano. Il motivo? Una truffa realizzata da due imprese agricole dell’area ionica, in provincia di Catania. A scoprire il meccanismo illecito sono stati i militari della guardia di finanza del comando provinciale di Catania. Erano 292 i falsi braccianti che avrebbero percepito indennità di disoccupazione in modo non dovuto. I lavoratori infatti erano assunti soltanto sulla carta e avrebbero percepito in totale 1,5 milioni di euro. Il sistema di frode in alcuni casi prevedeva anche il versamento degli assegni familiari.
Le ditte finite nel mirino sono due. Imprese individuali con i titolari che sono stati denunciati a piede libero. Le società, costituite apparentemente per la raccolta di prodotti agricoli, avrebbe assunto soggetti compiacenti. Centinaia di persone che soltanto sulla carta risultavano a lavoro nei campi. Successivamente veniva comunicato all’Inps il non utilizzo degli stessi per ottenere l’indennità di disoccupazione.
Problemi anche per quanto riguarda i terreni che, dati alla mano, non erano nemmeno nella disponibilità delle imprese controllate. I contratti di comodato d’uso gratuito, secondo gli investigatori, erano falsi. Per gli organizzatori della truffa e per i 292 braccianti è scattata la denuncia e la segnalazione all’Inps che adesso dovrà provvedere al recupero delle somme erogate.