Finisce sui social di Salvini per una maglia satirica «Mi sono sentito preso e gettato in un tritacarne»

Nel giro di poche ore è diventato, senza volerlo, il simbolo della manifestazione contro Salvini a Catania. L’unica colpa di Fabio Scap – questo il suo nome social -, trentenne catanese, è stata passare dalla manifestazione anti Salvini indossando una maglietta con la scritta Anti Salvini Social Club. Un capo d’abbigliamento a edizione limitata acquistato, circa tre anni fa, da una ragazza che lavora a un progetto grafico.

Qualcuno ha scattato una foto che nel giro di pochissimo è arrivata sui canali social dello stesso Salvini e ha ricevuto centinaia di commenti, molti dei quali offensivi, a cui il ragazzo risponde tramite MeridioNews, raccontando com’è andata e cosa si è scatenato da una semplice foto. «Vorrei spingere a riflettere sul fatto che ormai viviamo in un mondo in cui è ammissibile che ti facciano una foto in pubblico e poi ti buttino nel tritacarne dei social. E tutto questo nel totale silenzio, pensando che sia un normale esercizio di comunicazione», dice Fabio, che ha indossato quella maglietta tante volte.

«Tutti sanno che sono l’unico a Catania ad averla, perché ha una tiratura di circa 100 pezzi». La sua “colpa” è stata indossarla questa mattina durante la manifestazione. Sono passato dalla manifestazione e un ragazzo che conosco ha pubblicato questa foto dandomi del magnaccio e del nullafacente. Ho ricevuto da un amico lo screenshoot di questo post e mi sono indignato». Il motivo è facilmente intuibile. «Sono stato diffamato e poi sono finito sui social di un rappresentante del Parlamento, senza aver autorizzato la pubblicazione». Anzi, Fabio ha persino segnalato il post per violazione della privacy, senza ottenere alcun risultato.

«Ho chiamato un contatto in comune con chi ha pubblicato l’immagine dicendo che era da denunciare e pretendendo che la foto venisse tolta». Ma in pochi minuti era già sui canali ufficiali di Matteo Salvini. «Hanno cominciato a contattarmi persone su Instagram e addirittura a taggarmi nei vari post, segnalandomi che era stata pubblicata sulle pagine Facebook, Instagram e Twitter di Salvini. A quel punto ho contattato un avvocato per chiedere consiglio su cosa fare, perché è un danno alla mia privacy. I miei genitori l’hanno presa male e anche io la sto vivendo male». Soprattutto perché amici e conoscenti gli dicono di essere «pazzo ed esagerato». 

«Non è ammissibile che una persona cammini per strada, venga fotografata e nell’arco di poche ore quella foto diventa virale, perché non sai che conseguenze può avere quel gesto per quella persona. Io non volevo finirci, non voglio contribuire a una cosa del genere, non voglio vivere in un mondo in cui queste cose sono la normalità. È inammissibile anche che un politico se la prenda con un disoccupato di 30 anni che ha l’unica colpa di avere una maglietta, per giunta non offensiva», ripete Fabio, che invita a riflettere sulle dinamiche che si scatenano dai social network.

«Queste dinamiche dei social, con cui tra l’altro lavoro, mi hanno stancato. Non ho intenzione di alimentare questo gioco e non posso accettare che gli altri mi dicano che sono esagerato, che mi faccio problemi inutili e che devo fregarmene dei commenti in cui la gente augura a me e alla mia famiglia di morire. È inaccettabile».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Una festa di colori ha animato la mattinata della piazza centrale di Grammichele, in provincia di Catania. «Fai super la raccolta differenziata» è la frase sulle magliette – blu, rosse, verdi e gialle – di migliaia di studenti e studentesse delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado del territorio del Calatino. Tutti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Quannu è a siccu e quannu è a sacco (quando è troppo poco e quando è troppo). La Sicilia non ha moderazione. Si passa agevolemente, piroettando come ginnasti artistici sul cavallo con maniglie (dell’ammore), dalle mostre monstre di Manlio Messina a Cannes allo stand dell’assessorato ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana al Salone del Libro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]