Alla ricerca dei fondi extraregionali perduti: così i lavori sulla Finanziaria rischiano lo stop prima di partire

Una domenica come tante, una di quelle in cui la politica regionale riposa prima di una settimana impegnativa. Il tardo pomeriggio e la sua quiete vengono, però, interrotti da una notifica: è Vincenzo Figuccia che invia – urbe et orbi – una nota in cui parla in terza persona: «In un contesto politico sempre più frammentato, Vincenzo Figuccia, deputato questore della Lega all’Assemblea Regionale Siciliana (Ars), ha lanciato un appello a tutte le forze politiche in Parlamento». L’obiettivo dichiarato di Figuccia è quello di avviare un dialogo costruttivo per rispondere efficacemente ai bisogni della Sicilia e dei suoi cittadini. «Mettiamo da parte i tatticismi e lavoriamo insieme per il rilancio della nostra splendida isola», afferma Figuccia, sottolineando l’importanza di un approccio unitario che trascenda le divisioni politiche. La sua proposta è quella di una collaborazione aperta e senza pregiudizi tra maggioranza e opposizione per affrontare le questioni aperte che preoccupano i siciliani».

In altri tempi il volemose bene del deputato leghista sarebbe passato in secondo piano, ma a oggi è più che mai sintomatico. Sintomatico di una maggioranza che malgrado abbia puntato tutto sulla velocità di approvazione della Finanziaria, rischia di non farcela nemmeno stavolta – e sarebbe il sesto anno consecutivo, il primo targato Renato Schifani – Il sospetto diventa forte già da venerdì, quando le opposizioni, che pure avevano stravolto la Finanziaria in commissione Bilancio, si sono accorte che nei 40 articoli, poi diventati 30, è stata prevista la spesa solo di fondi regionali. Manca dunque il grosso del pacchetto, il blocco di fondi tra nazionali ed europei che arriveranno in Sicilia. Da qui la domanda: «Vuoi vedere che è per il ponte sullo Stretto?».

Sì, perché l’altra notizia della settimana passata è stata la decisione del governo nazionale di pagare parte del ponte con i finanziamenti destinati a Sicilia e Calabria. Una decisione che ha colto di sorpresa persino Renato Schifani, che non solo aveva in mente di ridurre l’impegno della Regione, ma si è visto sottrarre tra i 300 e gli 800 milioni di euro in più rispetto a quanto ci si aspettava. E si tratta di fondi, quelli del Fsc 2021-27, che alla Regione sarebbero dovuti bastare per diversi anni e che potrebbero compromettere investimenti – già esigui – su strade, autostrade, infrastrutture e via dicendo. Da qui la nota congiunta di tutte le opposizioni, che hanno trovato l’appiglio perfetto per fare gruppo, in cui si chiede di rinviare il voto della Finanziaria finché Renato Schifani non andrà in Aula a chiarire che fine hanno fatto i fondi extraregionali.

La risposta dell’assessore all’Economia Marco Falcone è stata delle più piccate: «Malgrado la nostra mano tesa sull’imminente approdo in aula della Finanziaria – dice – ci spiace dover prendere atto di una rinnovata volontà ostruzionistica da parte delle opposizioni. Tirare in ballo le fonti di finanziamento extraregionali è insensato e non offre alcun contributo alla Sicilia, se non di riesumare sterili logiche dilatorie. La Legge di Stabilità da noi approntata, peraltro, si basa unicamente su fondi regionali e risponde alla finalità di impegnare al meglio le nostre risorse, garantendo servizi e qualità di vita ai siciliani. Del resto era stato appunto questo l’impegno del governo Schifani, a tutela di autonomia ed efficienza della Regione. Solo a gennaio, quando il Cipess avrà deliberato sulle dotazioni finanziarie per la Sicilia, sarà logico aprire il confronto sulle risorse Fsc. Lavoreremo per mettere al riparo la manovra dei siciliani da qualsiasi tentativo di osteggiarne l’approvazione». E dire che l’ultima Finanziaria targata Gaetano Armao è stata approvata a maggio proprio perché si attendevano i fondi extraregionali.

E qui si inserisce la nota di Figuccia perché, a questo punto, nel gioco delle parti, tutto può succedere e non è per niente detto che i propositi di puntualità di Schifani, che aveva persino auspicato tempo addietro un’approvazione lampo i primissimi di dicembre, vadano in fumo e i toni di Falcone certo non aiutano. Si proverà dunque il tutto per tutto ed è anche possibile che il presidente della Regione vada in Aula oggi stesso per evitare uno stop che potrebbe essere controproducente ai suoi piani.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Una domenica come tante, una di quelle in cui la politica regionale riposa prima di una settimana impegnativa. Il tardo pomeriggio e la sua quiete vengono, però, interrotti da una notifica: è Vincenzo Figuccia che invia – urbe et orbi – una nota in cui parla in terza persona: «In un contesto politico sempre più […]

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Gianni Filippini, cranio da cattivone della Spectre, con la moglie Florinda Vicari (ex moglie, attuale moglie, socia storica in affari, boh), bellona compagna/socia in affari del cattivone dello Spectre, e sulla coppia la benedizione di Vittorio Sgarbi, in Sicilia sono parecchio noti. Filippini, aostano, ex manager sportivo, ex agente di spettacolo, ha trovato la pacchia […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]