La fumata bianca in giunta regionale è arrivata ieri sera, mentre in queste ore gli uffici dell'assessorato all'Economia sono all'opera per completare le tabelle. Domani il testo potrebbe essere incardinato in Assemblea, per fare così approdare la Finanziaria a Sala d'Ercole
Finanziaria, semaforo verde per il testo collegato Il governo vuole ripianare debiti delle ex Province
Gli uffici del Bilancio stanno lavorando in queste ore alle tabelle, per portare – si spera in serata – il testo collegato alla Finanziaria in Assemblea. È una corsa contro il tempo, quella del governo regionale, che spera ancora in zona cesarini di non ricorrere a un altro mese di esercizio provvisorio.
Il ritiro della giunta, ieri a Pergusa, ha consentito al governo di mettere mano al testo collegato alla Finanziaria, nel quale, si suppone, troveranno spazio le proposte normative presentate dai deputati sotto forma di emendamenti alla legge di Stabilità.
Tra i rivoli del disegno di legge, trovano spazio le risorse per portare a termine tutte quelle opere rimaste incompiute, il ripianamento dei debiti delle ex Province, di cui si farà carico la Regione attraverso il mutuo con attraverso la Cassa depositi e prestiti, le risorse sul fondo di rotazione per le Ipab e per l’Irsap, il rafforzamento dell’Irfis che potrà utilizzare 80 milioni di euro che erano vincolati, la nascita del Centro direzionale della Regione, l’applicazione del contratto delle autostrade al personale del Consorzio Autostrade Siciliane, la creazione dell’Agenzia per il turismo.
Il testo comprende una cinquantina di articoli, poi sarà trasmesso all’Assemblea Regionale e quindi alla commissione Bilancio, che nel frattempo dovrebbe esitare la Finanziaria e farla approdare all’Aula. In tutto, nel testo collegato alla Legge di Stabilità, sarebbero stati stanziati meno di 30 milioni di euro.
Il vicepresidente della Regione, Gaetano Armao, che sta rientrando da Roma dove ha preso parte alla conferenza delle Regioni, ha parlato di «una manovra di bilancio complessa e articolata che nei prossimi giorni potrà dare ai siciliani nuove opportunità, liberando risorse finanziarie, a partire dalle Province, dopo il fondamentale accordo di finanza pubblica con lo Stato».