Finanziaria 2014: la tabella dei contributi a fondo perduto della Regione siciliana visti ad uno ad uno (compresi i ‘raccomandati’)

PRECISIAMO CHE NON SI TRATTA DI FINANZIAMENTI CHE DEBBONO ESSERE RESTITUITI, MA CONTRIBUZIONI CHE VENGONO EROGATE DALL’AMMINISTRAZIONE REGIONALE A VARI SOGGETTI. SOLDI CHE NON DEBBONO ESSERE RESTITUITI. CI SONO ANCHE CONTRIBUTI PER TEATRI E ASSOCIAZIONI CULTURALI CHE AVREBBERO DOVUTO TROVARE POSTO NEL BANDO EX TABELLA H E CHE INVECE SONO STATI ‘INFILATI’ IN QUESTO CALDERONE. CONTRIBUZIONI NON SOSTENUTE DA NORME CHE SONO A RISCHIO DI IMPUGNATIVA.IN CALCE LA TABELLA COMPLETA

Pubblichiamo di seguito l’elenco dei contributi a fondo perduto della Regione siciliana previsti per il 2014. Non si tratta, ovviamente, di tutte le voci, ma di alcune delle voci più rilevanti prese dai documenti finanziari.
Come abbiamo scritto nei giorni scorsi, Governo e Ars – per ciò che riguarda le attività culturali – hanno individuato soggetti di serie “A” e soggetti di serie “B”. I primi li troverete in questa lista. I secondo non li troverete. Le associazioni, gli enti e le fondazioni che troverete in questa lista sono quella ‘raccomandate dalla politica – cioè dal Governo e dall’Ars – ovvero la cultura di seria “A”.
Tutti gli altri enti, le altre associazioni e le altre fondazioni finiranno nel bando della ex Tabella H che è stato espressamente richiesto lo scorso anno dall’Ufficio del Commissario dello Stato della Regione siciliana in occasione dell’impugnativa della Tabella H 2013.

Di fatto, i ‘raccommandati’ della cultura inseriti in questa lista violano un’indicazione di buon andamento della pubblica amministrazione segnalato lo scorso anno dall’ufficio del Commissario dello Stato. E per questo tali contribuzioni – peraltro, come già sottolineato, non sorrette da alcuna norma – rischiano di essere impugnati.   

Ecco 103 mila euro per l’Associazione italiana per il Consiglio dei Comuni d’Europa;

400 mila euro alle organizzazioni internazionali di enti locali che svolgono attività consultiva nei confronti della Comunità europea (ma non si chiama Unione europea?);

228 mila euro al Cinsedo, Centro studi con sede a Roma;

400 mila euro al Cerisdi, il Centro di formazione che ha sede a Palermo, nel Castello Utveggio;

211 mila euro per i volontari della Protezione civile;

599 mila euro per le emergenze, calamità naturali e difesa della salute pubblica (non si capisce chi percepirà queste somme!);

798 mila euro per i Comuni colpiti dalle eruzioni dell’Etma;

599 mila euro per le famiglie dei Comuni del Messinese colpite dall’alluvione del 2011;

un milione e 98 mila euro sempre per fronteggiare le calamità (non si capisce chi in casserà questi soldi);

quasi 2 milioni e mezzo di euro per fronteggiare eventi calamitosi;

898 mila euro per strutture idriche e rifiuti (anche in questo caso non si capisce a chi andrann questi soldi);

oltre 7 milioni di euro per il personale “a carico del fondo di cui all’articolo 13, lettera A della legge regionale 6 giugno, 1975, n. 42 e successive modifiche e integrazioni, comprese eventuali oneri derivanti da contenzioni”; non avere capito nulla? nemmeno noi!;

oltre 8 milioni di euro per Ems, Espi e Azasi: ieri sera abbiamo pubblicato un servizio a parte che troviamo in pagina; sono gli enti economici della Regione in liquidazione da oltre 15 anni!;

5 milioni 388 mila euro: una somma per l’attuazione della legge regionale n. 21 del 2002 (anche questa è un’imputazione di una somma per addetti ai lavori);

un milione e 198 mila euro per il personale dell’ex Fiera del Mediterraneo di Palermo (personale transitato nella Resais, società di ‘parcheggio’ della regione);

798 mila euro per le associazioni del movimento cooperativo;

649 mila euro per i Centri di assistenza alle imprese cooperative promessi, anche in forma consortile, dalle associazioni di categoria maggiormente rappresentative;

12 milioni di euro e 52 euro all’Irsap, l’Istituto per le attività produttive che ha preso il posto del Consorzi Asi posti in liquidazione;

599 mila euro per la riparazione di strumenti musicali antichi gestiti da enti lorali ed ecclesiastici;

499 mila euro per le spese “per iniziative di carattere culturale, artistico e scientifico di particolare rilevanza”: mezzo milione di euro per iniziative ‘culturali’ senza specificare a chi dovrebbero andare questi soldi! il tutto mentre istituzioni culturali importanti della Sicilia sono state massacrate!;

250 mila euro per il “Centro regionale per la progettazione, il restauro e per le scienze naturali ed applicate ai beni culturali, ivi compreso il gruppo intervento archeologia subacquuea Sicilia e del Centro regionale per l’inventario…”; boh…

199 mila euro per il personale comandato. quale? “Articolo 26, comma 12, della legge regionale 16 aprile 2003, n. 4 e del comma 10 eccetera…”; altro ‘mistero’…

8 milioni e 611 mila euro destinati a “soggetti beneficiari di un sostegno economico”: chi sono questi soggetti? anche per capire…

898 mila euro per la legge regionale n. 11 del 2005, articolo 3 (anche quest’imputazione è chiarissima…);

quasi 2 milioni di euro per i consorzi fidi;

110 mila euro sempre per il “personale comandato”…

388 mila euro per la manutenzione delle reti del servizio meteo-idro-pluviometrico;

quasi 500 mila euro per “eventi calamitosi nel settore idrico”: imputazione generica;

quasi 500 mila euro per “eventi calamitosi nel settore rifiuti”: come sopra;

92 mila euro per adozioni internazionali;

99 mila euro per le Ipab (Opere Pie);

altri 329 mila euro per le Ipab;

848 mila euro per le famiglie meno abbienti (tutela maternità);

altri 4 milioni di euro per le Ipab;

un milione e 796 mila euro per l’Unione italiana ciechi;

599 mila euro per il Centro regionale ‘Helen Keller’ sempre dell’Unione italiana ciechi;

un milione e 796 mila euro per i ciechi “Opere riunine Florio e Salamone” di Palermo;

105 mila euro per i ciechi dell’ “Ardizzone Gioeni” di Catania;

quasi 2 milioni di euro per all’Unione italiana ciechi per il funzionamento della stamperia “Braille”;

519 mila euro alle associazioni antiracket;

quasi 800 mila euro (somme distribuite in varie voci) per soggetti danneggiati dalla mafia;

509 mila euro per gli imprenditori che denunciano i mafiosi;

un milione e 197 mila euro finalizzati al superamento e all’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati;

quasi 2 milioni di euro al Ciapi;

200 mila euro per i collaboratori del presidente della Regione;

252 mila euro per il personale a tempo determinato assunto con contratto di diritto estero dall’ufficio  di Bruxelles (supponiamo della regione siciliana);

altri 83 mila euro per il personale estrno in servizi sempre all’ufficio di Bruxelles con qualifica diversa da quella dirigenziale;

257 mila euro ai Comuni che si occupano dei beni confiscati alla mafia;

229 mila euro alle aziende di trasporto (rimborso per la circolazione gratuita supponiamo delle persone);

709 mila euro per la riparazioni di alloggi popolari;

quasi 3 milioni di euro per le zone colpite da calamità naturali;

quasi 500 mila euro per le opere marittime nei porti di seconda, terza e quarta classe;

un milione e mezzo di euro per le scuole dell’infanzia “statali e paritarie”;un milione e mezzo di euro per università, istituti universitari, osservatori astronomici, astrofisici, geofisici, vulcanologici;

quasi 15 milioni di euro per gli Ersu (Enti regionali per il diritto allo studio);

319 mila euro per le attività sportive universitarie;

200 mila euro per le Accademie di belle arti e per i Conversatori musicali (forse queste istituzioni meriterebbero molto di più);

un milione di euro all’università di Enna (dovrebbe essere la Kore);

4 milioni e 800 mila euro per i Consorzi universitari della Sicilia;

quasi un milione di euro agli enti gestori delle scuole di servizio sociale (legge regionale n. 24 del 2000);

74 mila euro all’Agea (soggetto che opera in agricoltura oggetto di aspre polemiche nei mesi scorsi) per l’aggiornamento dell’inventario vitininicolo;

183 mila euro di indennizzi agli agricoltori;

un milione e 597 mila euro all’Associazione allevatori;

698 mila euro alle imprese del settore zootecnico per la prevenzione della “Blue Tongue”;

648 mila euro per enoteche regionali e per le “Strade del vino”;

90 mila euro per la stazione sperimentale di granicoltura;

28 milioni e 545 mila euro per i consorzi di bonifica;

quasi 600 mila euro all’Istituto regionale della vita e del vino;

un altro milione e 800 mila euro all’Istituto regionale della vita e del vino (“Alla salute!”, verrebbe da dire…);

441 mila euro per i vivai delle viti americane;

193 mila euro per il servizio agro-meteorologico;

400 mila euro con la seguente dizione: “Spese per il funzionamento e le attività svolte in conformità di programmi annuali, dalle sezioni specializzate aventi sede presso le università aderenti alle unità polivalente di sperimentazione e ricerca applicata e dalle sezioni…”: avete capito qualcosa? l’unica cosa che abbiamo capito è che spariranno 400 mila euro…

un milione e 600 mila euro per per il Consorzio per la ricerca sulla filiera lattiero casearia (supponiamo di Ragusa);

un milione e 836 mila euro per l’Istituto incremento ippico di Catania;

un milione e 845 mila euro per l’Istituto sperimentale zootecnico;

oltre 12 milioni di euro per l’Esa (ma per fare che?)

altri 568 mila euro per l’Esa (all’insegna della spenging review…);

circa 200 mila euro per la “vigilanza sulla pesca”: ma che significa?

149 mila euro all’Osservatorio della pesca;

2 milioni e 246 mila euro per il personale comandato nelle Aziende sanitarie e ospedaliere (legge regionale n. 15 del 2004);

9 milioni e 346 mila euro per i cittadini ammalati di talessemia (forme gravi);

14 milioni di euro per le scuole di specializzazione in Medicina;

8 milioni e mezzo di euro per l’Arpa;

circa 15 milioni di euro per i Parchi e le Riserve naturali della Sicilia;

220 mila euro per attività antincendio;

un milione e 497 mila euro per “Incrementare il movimento turistico verso la Regione ed il turismo interno”: chi è che dovrebbe svolgere tale attività? a noi sembra un modo per buttare i soldi pubblici per fini nobili…

74 mila euro per la “Fiumara d’Arte” di Antonio Presti;

quasi 700 mila euro per Taormina Arte;

400 mila euro per le Orestiadi di Gibellina;

100 mila euro per le associazioni sportive;

400 mila euro per l’ente autonomo di Pergusa (corse automobilistiche);

92 mila euro per attività teatrali;

2 milioni e 96 mila euro al Teatro stabile di Catania;

14 milioni e 800 mila euro al Teatro ‘Bellini’ di Catania;

5 milioni di euro al Teatro regionale di Messina;

3 milioni e 94 mila euro al Teatro stabile ‘Biondo’ di Palermo;

692 mila euro per l’Inda (Istituto nazionale per il dramma antico di Siracusa);

105 mila euro per i teatri privati;

80 mila euro per le compagnie teatrali;

105 mila euro per attività teatrali svolte fuori dalla Sicilia;

80 mila euro per attività teatrali da svolgersi in Sicilia;

105 mila euro per organismi teatrali privati;

altri 80 mila euro per i teatri;

81 mila euro per il teatro dei pupi;

105 mila euro per i gestori di sale teatrali;

un milione e 285 mila euro per contributi legge regionale n. 25 del 2007;

9 milioni e 182 mila euro all’Orchestra sinfonica siciliana;

7 milioni e 885 mila euro alla Fondazione Teatro Massimo di Palermo;

183 mila euro alla Fondazione The Brass Group di Palermo (quest’istituzione culturale meriterebbe molto di più);

866 mila euro alle associazioni concertistiche d’interesse regionale;

229 mila euro per il cinema e l’audiovisivo;

107 mila euro per la scuola nazionale di cinema.

LA TABELLA COMPLETA
 

 

 

 

 

 

 

 

 


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