La società che dovrebbe rilanciare il polo industriale di Termini Imerese non avrebbe problemi di liquidità, secondo il Ministero dello Sviluppo economico.
Fiat, il Mise rassicura sulla Grifa I sindacati chiedono accordi certi
Esattamente 3 anni fa, era Novembre del 2011, la Fiat abbandonava il sito industriale di Termini Imerese, cittadina in Provincia di Palermo, lasciando sul campo disoccupati e cassaintegrati. Tre anni di chiacchiere e di promesse, di progetti evanescenti e di mobilitazione sociale.
Ad oggi, non c’è ancora nulla di certo. Il Ministero dello Sviluppo Economico sta valutando il piano della Grifa, la società costituita di recente che dovrebbe produrre citycar, sulla quale però non mancano dubbi. Non a caso, il Movimento 5 Stelle, ha inviato tutta la documentazione alla Guardia di Finanza, sollecitandola ad indagare.
Nonostante le ombre, oggi il Mise, nel corso di un incontro nella Capitale, è tornato a rassicurare i sindacati:
«La ricapitalizzazione di Grifa – dice il segretario regionale della Fiom, Roberto Mastrosimone, – procede e non ci sono problemi di liquidità. Il sottosgretario De Vincenti ha reso noto durante l’incontro che e’ pervenuta al ministero dello Sviluppo economico la lettera dell’istituto di credito brasiliano che avrebbe dovuto procedere alla ricapitalizzazione con 75 milioni a fronte del progetto presentato dalla società e Grifa ha assicurato che entro la prossima settimana la questione relativa al capitale sociale sara’ risolta».
Entro fine mese, dunque, Invitalia e Grifa dovrebbero definire il patto di servizio, che consente l’avvio del progetto di riqualificazione del polo industriale di Termini Imerse.
Ma considerando che non è la prima volta che si annuncia una svolta, la prudenza resta d’obbligo e i dubbi permangono:
«Il ministero dello Sviluppo Economico ha ribadito le rassicurazioni sulla solidità finanziaria del progetto Grifa -affermano Ludovico Guercio segretario Fim Cisl Palermo Trapani e Giovanni Scavuzzo segretario provinciale Fim, – ma abbiamo chiesto una accelerazione sui prossimi step per giungere all’avvio del piano industriale, prima di tutto la firma del nuovo accordo di programma per ribadire anche in quella sede la richiesta di salvaguardia dell’indotto, dobbiamo dare risposte certe ai lavoratori, ormai esasperati».
Alla richiesta di maggiori certezze si unisce anche Vincenzo Comella, segretario della Uilm di Palermo: «Nell’incontro di oggi il viceministro De Vincenti ha assicurato che la capitalizzazione di Grifa sta avvenendo correttamente.
Chiediamo tuttavia di veder perfezionato il Contratto di Sviluppo con Grifa il prima possibile, così da avere un riscontro formale della effettiva partenza e sostenibilità del piano di reindustrializzazione».