«È stato un Festino straordinario ed ordinario allo stesso tempo» dice il primo cittadino che ringrazia tutta la squadra che ha dato corpo e vita alla manifestazione. Ma nelle sue parole non c'è alcun riferimento all'uomo che ha fatto perdere le sue tracce
Festino, mezzo milione di persone per le vie della città Plauso di Orlando ma nessun accenno al detenuto evaso
«È stato un Festino straordinario ed ordinario allo stesso tempo. Straordinario nei numeri e nei contenuti. Ordinario nell’aver confermato la devozione che unisce Palermo e i palermitani a Santa Rosalia e nell’aver confermato questo momento di festa come momento di unione della città, di impegno e di speranza per il bene della comunità e dei suoi cittadini». Nessun accenno al detenuto evaso nelle dichiarazioni del sindaco di Palermo Leoluca Orlando, il giorno dopo il Festino, che ha visto oltre mezzo milione di persone affollare il Cassaro e il ForoItalico.
«Oltre mezzo milione di palermitani e turisti a conferma di una Festa capace di attrarre ed unire. Questo successo si deve a tanti elementi. Il primo è senza dubbio il coinvolgimento dei quartieri e dei mondi vitali di Palermo nella sua organizzazione. Da marzo, decine di eventi grandi e piccoli, momenti di conoscenza della storia della Santa e momenti di riflessione su cosa voglia dire oggi la devozione per Santa Rosalia e il suo messaggio». Una squadra «straordinaria – aggiunge il sindaco, ha preparato al meglio ogni aspetto di questo Festino, simboleggiato da un carro maestoso e da uno spettacolo che ha emozionato, divertito e coinvolto. Un carro realizzato e poi manovrato fra la folla da palermitani e palermitane nati a Palermo e nati in altre città e paesi, lavoratori,disoccupati, detenuti. I tanti volti di una città che riconosce in tutti e in ciascuno la possibilità del cambiamento e che a tutti e a ciascuno riconosce e affida la responsabilità del cambiamento e del bene personale e della collettività». E poi conclude: «Un grande grazie va a Lollo Franco, Letizia Battaglia e Fabrizio Lupo,insieme a tutti coloro che li hanno coadiuvati, per averci regalatotanti mesi ed una sera di festa ed orgoglio».