Le tabelle Trenitalia, attive da ieri, non piacciono ai sindacati. I segretari denunciano nuovi tagli, una riduzione dei servizi offerti e ritardi nei cantieri aperti in città. «Il tutto nel silenzio più assordante della committente Regione Siciliana»
Ferrovie, la Cisl si scaglia contro i nuovi orari «Offerta complessiva inferiore alla precedente»
I nuovi orari del trasporto ferroviario si tramutano in nuovi tagli, una riduzione dei servizi offerti e ritardi nei cantieri aperti. È l’allarme lanciato dai sindacati all’indomani del rinnovo delle tabelle da parte di Trenitalia. «Un cambio allarmante – denuncia la Fit Cisl Sicilia – con un’offerta complessiva in termini di chilometri/treno inferiore rispetto all’orario precedente». Se da una parte la proposta si amplia con il Minuetto che collega Palermo a Modica, dall’altra vengono meno due collegamenti andata e ritorno fra Palermo e Catania: il primo del giorno nel capoluogo siciliano e l’ultimo della sera dal capoluogo etneo – il 3800 e il 3813 che servivano almeno un centinaio di viaggiatori a tratta.
«Il tutto nel silenzio più assordante della committente Regione siciliana» è il commento di Amedeo Benigno, segretario generale Fit Cisl, e Mimmo Perrone, segretario Fit Cisl Ferrovie, che puntano il dito anche sui collegamenti a lunga percorrenza, per i quali è prevista una riduzione del servizio con la cancellazione di un collegamento andata e ritorno Siracusa-Roma dal prossimo 15 gennaio. A preoccupare i due sindacalisti è inoltre «la staticità dei cantieri presenti nella città di Palermo relativi al passante e all’anello ferroviario con forti ritardi sui tempi di consegna delle opere e difficoltà perfino a ipotizzare tempi ben definiti anche per il raddoppio Fiumetorto-Ogliastrillo e il potenziamento Palermo-Agrigento, senza dimenticare la linea Palermo-Trapani via Milo sospesa dall’esercizio nel febbraio 2013 per gravi carenze infrastrutturali e i relativi interventi correttivi fermi ancora alla fase di progettazione preliminare».
In attesa dell’inizio dell’avvio dei cantieri sulla Catania-Palermo i segretari Cisl lanciano infine un’osservazione più generale, partendo proprio da quei cantieri ancora fermi «per i quali anche l’ultimo governo nazionale non ha esitato a lanciare annunci sul ponte sullo Stretto ritenendola un’opera prevalentemente ferroviaria, continuando a non prendere in considerazione la possibilità di uno sviluppo ed ammodernamento dell’attuale sistema di attraversamento con un semplice piano di rinnovo della flotta navale, in netta controtendenza al resto del Paese e dell’Europa in termini di strategicità del prodotto treno per lo sviluppo sociale sostenibile del territorio».