Fabrizio Ferrandelli ci ripensa? No. Ma le sue reazioni alla conferenza stampa di Leoluca Orlando e Rita Borsellino, a parte qualche sfumatura, sono misurate. Il dato politico che viene fuori dalle sue dichiarazioni è che la sua candidatura non è un addio a chi, con molta probabilità, lo batterà alle primarie del centrosinistra. Ferrandelli, insomma,ci tiene a non alzare i toni dello scontro. Perché, spiega, dopo il 4 marzo, giorno in cui si celebreranno le primarie, tutti gli esponenti del centrosinistra dovranno lavorare insieme. Una sorta di prenotazione per un posto di assessore comunale? E presto per dirlo. Ma andiamo alle parole di Ferrandelli.
Lattacco del suo comunicato è spumeggiante: Ci mancava la Santa Inquisitrice per Palermo – dice Ferrandelli -: trovo imbarazzanti le dichiarazioni della signora Borsellino. Così non si guadagna consenso e si fa perdere credibilità al percorso della coalizione. Trovo imbarazzante piuttosto – insiste il candidato alle primarie del Polo civico, ma anche di Antonello Cracolici e Giuseppe Lumia – il comportamento della signora Borsellino. Invece di vestire i panni della Santa Inquisitrice, avvelenando il clima, per tentare di ottenerne consenso personale, dando brevetti di bontà e onestà dovrebbe concentrarsi sui reali problemi della città. Contrariamente agli altri, e non voglio ripeterlo più io ho messo il grande patrimonio del Polo Civico che si è costituito attorno alla mia candidatura al servizio di tutta la coalizione di cui ho accettato le regole sin da quando lei non era ancora stata scelta da Bersani, senza mai voler, contrariamente ad altri, dettare patti e condizioni se non quelle della mia carta etica.
La signora Borsellino – aggiunge Ferrandelli – è pregata di non trascinarmi nelle questioni interne al suo partito. Noi del Polo Civico non abbiamo mai puntato il dito contro il suo big sponsor Lupo (Giuseppe Lupo, segretario regionale del Pd ndr) che alla Regione sostiene il governo Lombardo e da segretario sigla accordi in altre città con il Terzo Polo. Lombardo ha più volte dichiarato, e ne sono felice, di non conoscermi e di non pensare minimamente a sostenermi, ma la stessa cosa non ha detto da subito della Borsellino, anzi.
Dopo i bastone, Ferrandelli, forse pensando al futuro, prende la carota. Oggi – precisa – dopo la ritrovata unità, a chi e a che cosa servono queste discussioni? Se proprio la signora Borsellino tiene a tirarmi in ballo che lo faccia per discutere delle soluzioni ai problemi della città. I miei 10 anni di presenza in città a fianco dei palermitani, contrariamente a chi ha fatto la politica dei comunicati stampa e dei ricordi, offrono risposte più che eloquenti circa il mio posizionamento e la natura della mia candidatura.
Mi appello al senso di responsabilità e correttezza – conclude Ferrandelli, che a questo punto parla con un bel barattolo di miele tra le mani per addolcire al massimo le ultime parole – per tornare ad essere tutti competitori e non rivali. Ricordo che, dopo il 4 marzo, dovremo comunque lavorare tutti insieme per il bene della città. Gettiamo sin da subito le basi per una sana e fattiva collaborazione.
Ma non sarebbe stato meglio discutere con Orlando e Rita Borsellino prima invece di addizionarsi con Cracolici e con Lumia? Ah, questi giovani ambiziosi e scalpitanti…
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