In una libreria del centro, i testi sui gay stanno tra i settori Psicologia e Religione. Per contrastare questa tendenza Alessandro Motta, presidente della sezione etnea che difende i diritti lgbt, ha richiesto al megastore di via Etnea di dedicare qualche scaffale alla tematica queer. Da ieri - per volontà della nuova direttrice del negozio - il suo appello è diventato realtà
Feltrinelli, una sezione sull’omosessualità Arcigay: «Darci spazio è un grande passo»
Per il momento ci sono pochi testi, ma ne sono stati ordinati parecchi altri. La sezione Omosessualità della libreria Feltrinelli di Catania è nata ieri e, lentamente, prende vita. Si trova nell’area riservata alla Sociologia, accanto agli scaffali dedicati alle donne e alla situazione femminile. Da Citizen gay a Diritti diversi, passando per Più che amiche, Il corpo senza qualità e Genitori come gli altri: libri non solo di saggistica, ma anche di narrativa. Tutti titoli, comunque, che fanno festeggiare l’Arcigay catanese: «Non so se sia un segnale di apertura da parte di tutto il mondo della cultura, ma sicuramente è una ulteriore dimostrazione di attenzione da parte di Feltrinelli», afferma Alessandro Motta, presidente della sede etnea dell’associazione che difende i diritti lgbt. Del resto, quello della collocazione dei tomi sull’omosessualità è un problema che già lo ha toccato in passato: «Non entro nei negozi di libri di una nota catena da quando mi sono accorto, circa un anno fa, che mettono i testi sul nostro mondo tra la Psicologia e la Religione: da una parte ci sono le teorie sulla correzione del comportamento, dall’altra le lettere di Ratzinger, il quale crede che i gay siano contronatura, in mezzo ci siamo noi».
«Qualche mese fa, avevamo inoltrato la nostra richiesta di una sezione della libreria Feltrinelli da riservare alle tematiche queer, ma avevamo ricevuto un cortese rifiuto», ricorda Motta. A maggio, però, la direzione del punto vendita di via Etnea è cambiata, «e la nuova direttrice, dopo esserci incontrati in varie occasioni, ha deciso, di sua iniziativa, di darci uno spazio». Il sodalizio tra la libreria e la comunità omosessuale cittadina, tra l’altro, è storia vecchia: «Collaborano con l’organizzazione del Pride da almeno quattro anni, e ogni anno ci hanno sempre dedicato la vetrina, nel corso di quella settimana». Adesso, all’Arcigay è stato chiesto di consigliare volumi da richiedere alle case editrici e da mettere in bella mostra tra gli scaffali della libreria: «Non possiamo che essere contenti di questa novità afferma Motta Ma speriamo che non sia solo il gesto di una mente illuminata». Per questo rilancia: «Sarebbe bello se anche in altre librerie della città si facesse qualcosa di simile, e siamo già certi che alcune ci daranno il loro appoggio».
Claudia Lanaia, intanto, la nuova responsabile del megastore, non nasconde la sua soddisfazione: «Ho gestito molti negozi del marchio in giro per l’Italia, ma l’unico in cui abbia visto una sezione dedicata all’omosessualità è quello di largo Argentina, a Roma, che è anche il più grande del Paese». Lì, però, ci sono solo romanzi a tematica gay, «a Catania invece mettiamo insieme alla letteratura di fiction anche quella che studia e analizza la realtà». Una scelta, la sua, in continuità con la linea che Feltrinelli persegue anche come editore: «Pubblichiamo e traduciamo parecchi testi a tema queer, la nostra attenzione è sempre e da sempre rivolta all’attualità continua Lanaia, che conclude Riconoscere un settore all’omosessualità significa anche ammettere che c’è un’ampia parte della società a cui dare spazio».
[Foto di Niv Singer]