Come gustare e conservare le eccellenze del territorio senza sprecare nulla. Leggi la ricetta per sfruttare al meglio gli agrumi. Il risultato è garantito: una vera leccornia
Felicità a portata di cucchiaino: la marmellata di scorze
Quante volte sentiamo, o diciamo, che qui in Sicilia si potrebbe vivere solo di turismo? Da cuoca posso dire non solo di essere totalmente d’accordo, ma aggiungerei che, potremmo vivere anche e soprattutto di eccellenze del territorio.
La natura in armonia con l’ingegno hanno dato vita a una serie di prodotti di altissima qualità e non vi nascondo che scoprirli e utilizzarli nei piatti e nelle ricette è motivo di orgoglio e divertimento. Oggi parliamo di un’eccellenza tra le più profumate, colorate, vitaminiche e perché no, anche tra quelle più invidiate. Sto parlando ovviamente, degli agrumi di Sicilia e di come utilizzarli in mille modi.
Parleremo delle marmellate e innanzitutto, per chi non lo sapesse, inizio col dire che per marmellata s’intende solo ed esclusivamente una mescolanza soda di succo, polpa e scorza di agrumi. Per tutto il resto parliamo di confettura, che può essere quindi realizzata con tutti gli altri frutti o verdure. Quindi è possibile realizzare marmellata di limoni, arance, pompelmi e così via. Ecco una ricetta buona, sana e no spreco.
Marmellate di scorze
Pelare la scorza delle arance, facendo attenzione a eliminare l’albedo (la parte bianca). Calcolate il peso delle scorze e dello zucchero in rapporto 1:1 (500 g scorze/500 g zucchero).
Versate le scorze in pentola, coprire con acqua fredda e portare a ebollizione per tre minuti circa, scolare e ripetere altre tre volte questa operazione. Quindi versate in pentola le bucce con lo zucchero e far cuocere lentamente quaranta minuti circa. Quando avrà raggiunto la densità, versate la marmellata in vasi di vetro sterilizzati. Chiudete con il coperchio e capovolgete, finché sarà fredda. Utilizzata insieme ai formaggi stagionati è una vera leccornia!
Bianca Celano, chef e comandante indiscussa, fondatrice del concept La Cucina di Bianca, la sua è una cucina, battezzata dal Maestro Corrado Assenza, ricca di personalità e con una regola ferrea: «Zero compromessi e zero sprechi».