Non si capiscono ancora quali possano essere le motivazioni alla base del gesto compiuto da ignoti lungo il sentiero Landolina. Dopo la denuncia si è attivato anche il direttore della riserva di Monte Pellegrino Provinzano si è attivato
Favorita, sparano con fucili ad aria compressa Scatta la denuncia, «Danni ad auto e pneumatico»
Un fatto grave. Quanto accaduto alla Favorita è da non trascurare sia che abbia un movente sia che a spingere i due ragazzi a commetterlo sia stata la noia o la voglia di sfidare la legge. «Due giovani armati di carabina ad aria compressa hanno sparato contro la mia auto provocando la foratura di una ruota e un foro alla portiera dell’auto. Nei giorni scorsi era successo anche a mia moglie». Lo ha denunciato al commissariato Mondello Giampaolo Alcamisi. Per fare in modo che casi del genere non si ripetessero ha poi pubblicato un lungo post su Facebook con foto annesse, per mettere in guardia chi attraversa la Favorita. «Due balordi imboscati nella macchia del sentiero Landolina – scrive – si divertivano a sparare alle ruote delle macchine di passaggio con una carabina ad aria compressa molto potente. Piazzati poco dopo il cancello Giusino della Favorita, avranno fatto decine di vittime e tra queste anche un mio pneumatico di un treno appena comprato, 180 euro».
Un episodio non isolato secondo quanto riferisce Alcamisi: «Lo stesso è accaduto a mia moglie e sarà probabilmente accaduto a decine di automobilisti ignari. Ieri il colpo ha mancato il copertone ed ha colpito la portiera posteriore. Mi sono fermato ed ho visto i due balordi vestiti da ciclisti nascondere frettolosamente la carabina e scappare verso il bosco spingendo in salita due mountain bike. Ho fatto una serie di foto con lo zoom del mio cellulare». Infine riferisce che la scientifica ha fatto i rilievi del caso. «Penso che li prenderanno- conclude – Se vengono colpiti i pneumatici è difficile accorgersene immediatamente ed è su questo che giocano i due balordi. Non abbiamo bisogno di questa gente a Palermo».
Un post rilanciato e condiviso anche dal direttore della riserva di Montepellegrino Giovanni Provinzano: «Diffondiamo le immagini di questi due balordi – ha scritto – che non hanno nulla a che vedere con gli amici ciclisti che frequentano la Riserva Monte Pellegrino». Provinzano ha pubblicato anche il suo numero di telefono utile in caso di ulteriori segnalazioni. E a Meridionews dice: «Ancora non è arrivata nessuna segnalazione. Più tardi avrò in mano copia della denuncia per ulteriori accertamenti. La cosa strana è che non si capisce il motivo di un atto del genere. I colpi causano una piccola perdita negli pneumatici. La ruota non si sgonfia subito, il gesto non provoca un incidente. La guardia resta alta».