Faraone (Pd): “Istituire subito la Commissione Antimafia”

Perché il Parlamento nazionale non ha ancora costituito la Commissione Antimafia? Forse è finita l’emergenza? Eppure, il processo per la cosiddetta trattativa tra Stato e mafia, con le collusioni ad alti livelli che vengono fuori, sembra dimostrare l’esatto contrario.

Su questo tema si sofferma il parlamentare della Camera dei deputati, eletto in Sicilia nelle file del Pd, Davide Faraone.

“Il Parlamento – dice Faraone – non può ulteriormente ritardare la costituzione della Commissione Antimafia. Non ci sono giustificazioni o equilibri da preservare che tengano. Dopo oltre tre mesi di legislatura, ancora non abbiamo posto fine a questa pesante mancanza. Sul piatto non abbiamo solo gli atti criminosi e i delitti, dobbiamo occuparci delle stragi, del tema della commistione con la politica e dell’infiltrazione mafiosa in attività economiche”.

A proposito delle commistioni tra mafia ed economia, il parlamentare del Pd precisa: “Quest’ ultimo è un fenomeno oramai di portata nazionale e, nei momenti di crisi, si accentua poggiando sulle difficoltà economiche di famiglie e imprenditori. Nelle scorse settimane, la partecipazione calorosa di migliaia di persone alle diverse commemorazioni per la strage di Capaci e per la beatificazione di don Pino Puglisi hanno inviato l’ennesimo messaggio a politica e istituzioni: la cittadinanza è stanca, ma pronta a ribellarsi e non può essere lasciata sola”.

“La Commissione Antimafia – ricorda Faraone – procede nelle indagini e negli esami con gli stessi poteri e le stesse limitazioni dell’autorità giudiziari. La sua mancanza oggi limita la lotta ai fenomeni mafiosi. Per il rilancio del Paese l’azione del Governo e del Parlamento deve puntare anche alla lotta contro la criminalità organizzata che strozza con le sue attività interi territori e settori economici del nostro Paese”.

Eppure, qualche settimana fa, in occasione della ricorrenza della strage di Capaci e della beatificazione di Don Pino Puglisi, la presidente della Camera del deputati, Laura Boldrini, e il presidente del Senato, Piero Grasso, si sono catapultati in Sicilia per ricordarci l’importanza della lotta alla mafia. Ma, alle belle parole, non hanno ancora fatto seguire i fatti concreti.

 


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