Una donna di 38 anni ha denunciato il suo ex convivente per i maltrattamenti che subiva. Quando lui, il mese scorso, è finito dietro le sbarre, per lei il calvario è cambiato e sono entrati in gioco madre, amico e nuova fidanzata
Fa arrestare l’ex, ma parenti e amici la minacciano Una donna rimane vittima di continue persecuzioni
I suoi guai non sono finiti con l’arresto del suo aguzzino. Dopo che aveva trovato il coraggio di denunciare il suo ex convivente per i maltrattamenti, aveva cominciato a essere perseguitata da familiari e amici di lui. È quello che ha dovuto sopportare una donna di 38 anni che, il mese scorso, era riuscita a ottenere l’arresto del 29enne con il quale aveva avviato una relazione.
Finito in carcere lui, però, sono intervenuti la madre del suo ex (una donna di 45 anni) e un amico 26enne di lui, adesso agli arresti domiciliari con l’accusa di violenza privata. I due, con l’obiettivo di farle ritrattare le accuse, avevano iniziato a minacciare lei e i suoi figli di morte. Il 26enne l’aveva poi invitata a chiedere la protezione della criminalità organizzata e quando lei aveva risposto che si sarebbe rivolta ai carabinieri, lui le aveva urlato: «Tu sì sbirra».
Alle minacce dei due si era aggiunta anche l’attuale fidanzata del 29enne detenuto. La quale, telefonicamente, le avrebbe annunciato l’intenzione di dare fuoco alla sua casa con i figli dentro. A questo punto la 38enne ha denunciato, di nuovo, ai militari. Passaggio, quest’ultimo, che ha convinto la madre 45enne dell’arrestato a inseguirla in auto per costringerla a rimettere la denuncia nei confronti della fidanzata e dell’amico. Cosa effettivamente avvenuta.
Quando però si sono accorti che il 29enne rimaneva in carcere, avrebbero continuato a rendere alla vittima la vita impossibile. Adesso sono ai domiciliari.